Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

PIL sotto le attese: il paziente inglese va peggio del previsto

PIL sotto le attese: il paziente inglese va peggio del previsto
Diritti d'autore 
Di Euronews
Pubblicato il
Condividi Commenti
Condividi Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Link copiato!

I dati inferiori alle stime preliminari sia nell'ultimo trimestre 2017 che per il complesso dell'anno. Numeri che, insieme al traino esercitato dalla ripresa internazionale, sollevano ora dubbi sulla solidità dell'economia britannica

Il paziente inglese che si appresta a lasciare l'Europa, va peggio del previsto. La radiografia dell'ufficio statistico britannico rivela una crescita del Regno Unito in calo rispetto alle attese sia nell'ultimo trimestre del 2017 che per il complesso dell'anno, con un dato che in questo caso scivola ai minimi dal 2012. 

Qui la tabella con il complesso dei dati, diffusi dall'Office for National Statistics

E molti ora s'interrogano sull'opportunità di un rialzo dei tassi

Foto: REUTERS/Victoria Jones/Pool
Il governatore della Banca d'Inghilterra, Mark Carney Foto: REUTERS/Victoria Jones/Pool

Intervenuto poco prima della pubblicazione dei dati, il Governatore della Banca d'Inghilterra, Mark Carney, è atteso al varco soprattutto sul preannunciato ritocco dei tassi. La frenata del PIL rispetto alle stime preliminari, sotto di un decimo di punto sia nel +0,4% dell'ultimo trimestre che nel +1,7%di tutto il 2017, sollevano infatti interrogativi in merito alla solidità dell'economia britannica. 

A trainarla, risulta infatti soprattutto la crescita globale, mentre le dinamiche interne tradiscono un'impennata dell'inflazione, dovuta alla svalutazione della sterlina, che sta lasciando i consumatori in affanno.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi Commenti

Notizie correlate

Black Friday e festività: l’Italia spende di più, ma compra uguale

Investimenti delle famiglie in Europa: Danimarca e Svezia in testa, Italia al quarto posto

La Commissione Ue apre un'indagine antitrust su Meta nonostante le pressioni degli Stati Uniti