Ondata di tensioni sui mercati globali

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La scorsa settimana, trascinato dagli ultimi dati economici cinesi, il mercato globale ha reagito con turbolenza e venerdì il prezzo del petrolio è

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La scorsa settimana, trascinato dagli ultimi dati economici cinesi, il mercato globale ha reagito con turbolenza e venerdì il prezzo del petrolio è sceso al livello più basso da sei anni.

Un eccesso di offerta ha contribuito all’abbassamento dei prezzi con il Texas Light Sweet (Wti) sceso a 40,4 dollari al barile, mentre il Brent ha raggiunto i 45,4.

I mercati azionari europei e statunitensi hanno subito ingenti perdite: Wall Street ha trascorso la peggior settimana dal 2011 con perdite del 5,6%.

Il Medio Oriente subisce l’ondata e gli scambi in Arabia Saudita raggiungono il livello più basso degli ultimi sette mesi, con perdite fino a -14,2%. La valutazione del rating di Fitch sull’Arabia Saudita passa da stabile a negativa.

L’oro trae vantaggio dalla situazione negativa e recupera il 3.15% tra giovedì e venerdì, quando arriva l’annuncio della FED di mantenere ancora invariati i tassi a settembre e proprio quando il dollaro scende del 2% nei confronti delle altre valute piu importanti.

Daleen Hassan, euronews: “Per approfondire l’argomento ne parlaimo con il nostro esperto. La scorsa settimana è stata difficile, un’ondata negativa ha colpito la maggior parte dei mercati e il prezzo del petrolio. Come interpreta questi eventi?”

Nour Al-Hammoury, chief market strategist a ADS Securities, Abu Dhabi: “Il petrolio risponde alle leggi di domanda e offerta: al momento l’offerta è elevata, il mercato guarda alla domanda della Cina e sa che presto diminuirà, per questo il prezzo del petrolio è in calo. Tuttavia, le certezze del mercato rimangono sempre le stesse. Il petrolio è ancora la scelta primaria. Niente sostituirà l’oro nero a breve termine, quindi il prezzo, soprattutto subito dopo il periodo estivo, subirà delle correzioni. Ricordiamo che la Cina conduce la ripresa economica sin dopo la crisi finanziaria e il suo PIL è ancora al 7% (il più alto del mondo). Il rallentamento fa parte del normale ciclo economico: il passo necessario prima della crescita.”

Daleen Hassan, euronews: “L’oro ha riacquistato spendore e valore: questo trend potrebbe continuare per oro e metalli, in genere?”

Nour AL-Hammoury: “Gli investitori non si sono concentrati su questo metallo come al solito. Sembrano più focalizzati a coprire la loro esposizione, utilizzando valute e altri asset. L’Euro per esempio sembra essere un rifugio sicuro in questi ultimi giorni, alla stregua di Yen e Franco svizzero. Gli investitori badano piú al valore commerciale di questi beni che all’oro.”

Daleen Hassan, euronews: “Le valute dei mercati emergenti sono entrate in crisi dopo che la Cina ha svalutato la propria moneta. Le banche centrali sono intervenute in Vietnam e Kazakistan. Allo stesso tempo, la Lira turca è scesa ai minimi nei confronti del dollaro. Cosa significa tutto questo per i mercati emergenti? Scopriamolo in Business Snapshot.”

Economie emergenti e guerra delle valute

I mercati emergenti affrontano una guerra delle valute dovuta al posticipo del rialzo dei tassi, dichiarato dalla Fed, e alla svalutazione dello Yuan. Il declino dopo l’annuncio cinese è stato rapido. Giovedí scorso, la Banca di Stato del Vietnam (SBV) ha svalutato il Dong (VND) dell’1% rispetto al dollaro.

In Kazakistan, lo stesso giorno, il tasso ufficiale della valuta nazionale scende dal 26,2% a 255.26 Tenge per dollaro, dopo la svalutazione applicata dalla Banca centrale per sostenere gli scambi commerciali con i principali partner: Russia e Cina.

La valuta del Kazakistan, quest’anno, ha subito gli influssi negativi del forte calo del Rublo.

Allo stesso tempo la Lira turca raggiunge il suo minimo storico sul dollaro sia per le pressioni politiche interne al paese, sia per gli attacchi terroristici che indeboliscono i mercati e rendono abbassano la fiducia degli investitori.

Daleen Hassan, euronews: “Nour, si tratta di un massiccio deflusso delle economie emergenti? E circa la svalutazione, quali sono le tendenze sul mercato valutario, in Medio Oriente.”

Nour AL-Hammoury: “Gli investitori sorvegliano i mercati dominati dalla debolezza dei titoli azionari dei paesi emergenti, ma di fondo stiamo ancora affrontando una guerra di valute internazionale. Questo porta a un’elevata volatilità in tutte gli asset. Le valute emergenti potrebbero continuare la loro discesa nelle prossime settimane, costringendo le banche centrali a prendere provvedimenti. Tuttavia, bisognerà essere coordinati o la manovra sarà inefficace. Come abbiamo sempre detto, la volatilità porta all’opportunità e in Medio Oriente abbiamo assistito a una notevole domanda su vari asset, tra cui valute e materie prime.”

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