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Colombia, civili sequestrano 18 soldati durante un’operazione militare nel Chocó

In questa immagine di archivio del 2015, l'esercito colombiano conduce operazioni nella regione del Chocó.
In questa immagine di archivio del 2015, l'esercito colombiano conduce operazioni nella regione del Chocó. Diritti d'autore  Fernando Vergara / AP
Diritti d'autore Fernando Vergara / AP
Di Javier Iniguez De Onzono
Pubblicato il
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In Colombia 18 soldati sono stati sequestrati da centinaia di civili nella regione del Chocó. L’episodio avviene nonostante i cessate il fuoco annunciati dai gruppi armati

Centinaia di civili hanno circondato, fermato e trattenuto 18 soldati dell’esercito colombiano in un’area rurale della regione del Chocó, nella Colombia occidentale. L’episodio è avvenuto nel comune di El Carmen de Atrato, a circa 134 chilometri a sud-ovest di Medellín, al confine con il dipartimento di Antioquia.

Secondo quanto riferito dalle forze armate, i militari stavano conducendo un’operazione contro l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN), gruppo armato attivo nella regione e coinvolto anche nel traffico di droga, quando sono stati intercettati dalla popolazione locale.

"Un’unità militare è stata circondata da circa 200 persone, che hanno arbitrariamente trattenuto e trasferito i soldati all’interno di una riserva indigena", ha dichiarato l’esercito colombiano in una nota ufficiale.

Le forze armate hanno condannato l’accaduto, affermando di "rifiutare qualsiasi azione che violi la libertà personale, l’integrità e la sicurezza dei membri della forza pubblica" e qualsiasi comportamento che ostacoli lo svolgimento delle operazioni militari legittime dello Stato.

Episodi già avvenuti in passato

La detenzione collettiva di militari da parte di civili non è un caso isolato in Colombia. Nell’agosto scorso, 34 soldati erano stati sequestrati da una folla di contadini nella regione del Guaviare, nel sud-est del Paese. A settembre, un episodio simile aveva coinvolto 45 militari nel Cauca, nel sud-ovest.

In entrambi i casi, i soldati erano stati rilasciati dopo l’intervento e la mediazione di missioni umanitarie.

Il contesto del cessate il fuoco

Il nuovo episodio si verifica appena 24 ore dopo l’annuncio dello Stato Maggiore Centrale (EMC), una fazione dissidente dell’ex guerriglia delle FARC, che aveva comunicato la sospensione delle operazioni contro l’esercito durante il periodo natalizio.

Anche l’ELN aveva annunciato un cessate il fuoco unilaterale valido dal 24 dicembre al 3 gennaio 2026, rendendo l’accaduto particolarmente significativo nel fragile contesto di sicurezza e negoziati che attraversa il Paese.

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