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La Russia mostra crepe per la guerra in Ucraina: tagliati bonus dei soldati e spese per i funerali

Un cartellone pubblicitario raffigurante un soldato russo che combatte in Ucraina. San Pietroburgo, Russia, 24 novembre 2025.
Un cartellone pubblicitario raffigurante un soldato russo che combatte in Ucraina. San Pietroburgo, Russia, 24 novembre 2025. Diritti d'autore  Copyright 2025 The Associated Press. All rights reserved
Diritti d'autore Copyright 2025 The Associated Press. All rights reserved
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Secondo i servizi segreti ucraini, a novembre almeno 11 repubbliche russe hanno ridotto gli incentivi per attirare nuove reclute, i risarcimenti alle famiglie dei caduti e i pagamenti agli appaltatori della difesa. Una situazione potenzialmente esplosiva per la macchina da guerra del Cremlino

Diverse repubbliche della Federazione Russa stanno ritardando i pagamenti dei bonus, delle spese mediche e per i funerali dei militari arruolati per la guerra in Ucraina, oltre quelli dovuti alle aziende appaltatrici del Ministero della Difesa di Mosca.

A fine novembre, ad esempio, le autorità della Jakuzia hanno annunciato di sospendere i pagamenti per un "deficit di bilancio" ha dichiarato Ivan Alekseev, capo del ministero delle Finanze della Repubblica di Sacha, il nome ufficiale del territorio nell'estremo oriente russo.

Secondo media locali, dall'inizio del 2025, la riduzione più significativa dei trasferimenti per il personale militare assunto a contratto è stata registrata a Samare, una regione a sud di Kazan.

Da ottobre, coloro che hanno firmato un contratto sono stati pagati dieci volte in meno circa del dovuto.

Situazione analoga nella Repubblica dei Mari (Mari El), uno stato della Federazione russa poco più a nord dove il pagamento una tantum per l'arruolamento militare è ora di 400mila rubli (circa 4mila euro) dall'erario regionale più altrettanti dal ministro della Difesa.

Un'altra repubblica adiacente, il Tatarstan, al pari di una decina in tutta la Federazione, ha denunciato difficoltà nei pagamenti, mentre oltre la metà dei territori russi sta affrontando problemi generali di bilancio secondo i servizi segreti ucraini.

Sarebbero coinvolte nella crisi, oltre alle repubbliche citate, anche quelle di Bashkortostan, Khakassia, Chuvashia e le regioni di Leningrado, Nizhny Novgorod, Ulyanovsk e Orenburg oltre al distretto autonomo di Yamalo-Nenets.

Niente soldi per i funerali dei militari russi morti al fronte

I media russi riportano anche che le famiglie dei soldati a contratto, che combattono al fronte, hanno avuto problemi a ricevere i pagamenti dopo il decesso di un militare in Ucraina.

In Khakassia, le famiglie dei caduti hanno denunciato che gli emolumenti sono scesi da 1,1 milioni ad appena a 100 mila rubli (da 10mila a circa mille euro)

Secondo Ksenia Buganova, una politica che ha protestato contro le autorità locali, tale risarcimento arriva anche dopo diversi mesi. Di conseguenza, al momento del funerale, se la famiglia non ha risparmi, il defunto deve essere sepolto contraendo un debito.

I segni di esaurimento della risorse finanziarie per la mobilitazione in Russia stanno diventando sempre più visibili, ha dichiarato il Servizio di intelligence estera dell'Ucraina.

Per molte regioni, infatti, gli incentivi finanziari sono stati un meccanismo chiave per attrarre nuove reclute, ma i tagli ai bonus complicano i piani di arruolamento visto che negli ultimi due anni solo l'incremento degli emolumenti ha consentito di compensare l'aumento delle perdite e dunque dei rischi al fronte.

Lo scorso giugno, Alexei Zhuravlev, primo vicepresidente della commissione Difesa della Duma russa, ha affermato che gli incentivi economici "non dovrebbero essere il motivo principale" per prestare servizio militare.

"La tendenza generale non è molto salutare e si può concludere che le risorse del Paese si stiano gradualmente esaurendo", aveva dichiarato Zhuravlev, "sono sicuro che per i veri patrioti il denaro non dovrebbe essere il motivo principale per andare a difendere la Madrepatria. Un bonus, sì, ma sicuramente non l'obiettivo principale".

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