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Gaza, 33 morti nei raid israeliani: mentre aumentano le vittime, l’Ue annuncia nuovi fondi

Cerimonia per i defunti palestinesi
Cerimonia per i defunti palestinesi Diritti d'autore  Abdel-Karim Hana/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Abdel-Karim Hana/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Di Euronews
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Due attacchi israeliani a Khan Younis e nella città di Gaza hanno causato 33 morti, tra cui donne e bambini. Hamas denuncia un “massacro” e la comunità internazionale chiede un nuovo cessate il fuoco

Due attacchi israeliani nella città meridionale di Khan Younis hanno ucciso cinque persone giovedì mattina, portando a 33 il bilancio delle vittime degli attacchi aerei nel territorio palestinese in circa 12 ore. Questi raid sono stati tra i più letali dall’inizio del cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti il 10 ottobre.

Secondo le autorità israeliane, gli attacchi sono stati una risposta a presunti tentativi di colpire soldati a Khan Younis, senza che alcun militare israeliano rimanesse ferito.

Vittime tra civili e sfollati

Gli ospedali locali hanno segnalato gravi perdite tra la popolazione civile. A Khan Younis, quattro attacchi aerei contro tende per sfollati hanno ucciso 17 persone, tra cui cinque donne e cinque bambini.

Nella città di Gaza, due bombardamenti su un edificio hanno causato 16 morti, tra cui sette bambini e tre donne.

Hamas ha condannato gli attacchi definendoli un “massacro scioccante” e ha negato di aver sparato contro truppe israeliane.

Decine di persone si sono radunate all’ospedale Nasser per i funerali delle vittime. Abir Abu Moustapha ha perso mercoledì i suoi tre figli e suo marito in un attacco israeliano contro la loro tenda, piangendo accanto ai corpi avvolti in sudari bianchi.

“I miei figli se ne sono andati. Cosa posso dire? E mio marito, il mio più prezioso,” ha dichiarato Abu Moustapha, descrivendo la disperazione delle famiglie colpite dagli attacchi.

Cessate il fuoco e tensioni persistenti

Gli attacchi si sono verificati vicino a linee stabilite nel cessate il fuoco del mese scorso, che divide Gaza in due zone: una sotto controllo militare israeliano e una destinata a fungere da zona sicura.

Nonostante il cessate il fuoco, il Ministero della Salute di Gaza segnala oltre 300 morti dall’inizio della tregua, con entrambe le parti che si accusano reciprocamente di violazioni.

Attacchi simultanei in Libano

Mercoledì, Israele ha condotto attacchi aerei anche nel Libano meridionale, colpendo presunti siti di Hezbollah. L’attacco ha coinciso con il più mortale dall’accordo di cessate il fuoco con Hezbollah di un anno fa, quando 13 persone sono morte nel campo profughi palestinese di Ein el-Hilweh.

Secondo l’esercito israeliano, Hezbollah starebbe cercando di ricostruire le proprie capacità militari nella regione.

Reazioni internazionali e aiuti a Gaza

L’Ue e l’Autorità nazionale palestinese hanno organizzato la prima riunione del Gruppo dei donatori palestinesi, confermando oltre 82 milioni di euro in nuovi aiuti per Gaza quest’anno, tramite il meccanismo Pegase, creato nel 2008 per erogazioni sicure e trasparenti.

Ursula von der Leyen ha ribadito l’impegno dell’Ue a sostenere uno Stato palestinese stabile e ben governato, mentre il premier palestinese Mohammad Mustapha ha chiesto responsabilità e contributi significativi da Israele per la ricostruzione di Gaza.

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