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Cipro, dati allarmanti sugli abusi sui minori: 438 casi nel 2024 e nuova campagna #20ForOne

Commissario per la tutela dei diritti dei minori
Commissario per la tutela dei diritti dei minori Diritti d'autore  childcom.org.cy
Diritti d'autore childcom.org.cy
Di Ioannis Karagiorgas
Pubblicato il
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Il Commissario per la protezione dell'infanzia lancia cinque richieste urgenti e la campagna #20ForOne per sensibilizzare e proteggere i bambini. Dati, obiettivi e azioni

Sono numeri che scuotono le coscienze quelli diffusi dal Commissario per la protezione dei diritti dei minori di Cipro. Le nuove statistiche mostrano con chiarezza la gravità della situazione: 438 segnalazioni di abusi sessuali su minori nel solo 2024, una ogni 20 ore. In altre parole, quasi un bambino al giorno trova il coraggio di denunciare un abuso. E questi rappresentano solo i casi emersi, quelli in cui la vittima è riuscita a rompere il silenzio imposto dall’abusante.

Il rilascio dei dati arriva in occasione della Giornata europea per la protezione dei bambini contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, durante la quale Cipro lancia una nuova campagna di sensibilizzazione per accendere i riflettori sulla frequenza, la gravità e le conseguenze degli abusi sessuali sui minori.

Mobilitare la società e dare voce ai bambini

La campagna ha un duplice obiettivo: spingere ogni cittadino a un ruolo attivo nella prevenzione e, allo stesso tempo, rafforzare la voce dei bambini affinché possano essere ascoltati, creduti e protetti. La visione è quella di una società capace di riconoscere gli abusi, contrastarli e non metterli più a tacere.

Le cinque richieste del Commissario

L’Ufficio del Commissario chiede l’adozione immediata di cinque misure considerate essenziali per garantire una reale protezione ai minori:

  1. Sostegno psicologico e sociale specializzato per le vittime, con modifica della legge affinché i minori possano accedere ai servizi di salute mentale anche senza consenso dei genitori, soprattutto quando questi ultimi sono coinvolti nei reati.
  2. Rafforzamento dell’educazione alla prevenzione, attraverso i corsi di Educazione alla Vita e programmi specifici per riconoscere i rischi sia offline che online.
  3. Presenza di uno psicologo in ogni scuola, per garantire supporto costante e individuazione precoce delle situazioni a rischio.
  4. Identificazione tempestiva dei comportamenti sessuali inappropriati e degli abusi verbali ed emotivi, tramite politiche di prevenzione e protezione integrate nelle scuole e nei servizi.
  5. Meccanismi più efficaci per rimuovere rapidamente materiale pedopornografico dal web, con una collaborazione strutturata tra Polizia, piattaforme digitali e servizi di protezione dell’infanzia.

La campagna #20ForOne: ogni 20 minuti si può salvare un bambino

Per rendere tangibile la dimensione del problema, il Commissario lancia l’iniziativa #20ForOne, invitando gli adulti a dedicare 20 minuti del proprio orario lavorativo, dalle 10:00 alle 10:20, per informarsi e sostenere le cinque richieste. Un minuto simbolico per ogni ora che passa prima che un nuovo caso venga segnalato.

Chi partecipa è invitato a scattare una foto del proprio team con il messaggio #20ForYou e condividerla sui social.

Le attività nelle scuole: “Il muro ha voce”

La campagna coinvolge direttamente anche le scuole. Agli insegnanti viene chiesto di:

  • proporre attività educative sulla sicurezza e la protezione.
  • far rispondere ogni bambino alla domanda: “Di cosa ho bisogno per sentirmi al sicuro?”, scrivendolo su un post-it.
  • raccogliere tutte le risposte in un punto visibile della scuola, creando “Il muro ha voce”, simbolo delle necessità e dei desideri di sicurezza dei bambini.
  • fotografare il muro e pubblicarlo sui canali della scuola con l’hashtag #20ForYou.
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