La villa che oggi ospita la Casa del Jazz un tempo era di proprietà del boss della banda della Magliana Enrico Nicoletti
È un tunnel tombato ormai da più di trent'anni, situato al di sotto della Casa del Jazz a Roma, quello nel quale da questa mattina sono in azione ruspe. L'ipotesi è che possano essere qui i resti del giudice Paolo Adinolfi, scomparso nel lontano 1994.
"Da 29 anni chiedo di effettuare questi controlli"
La richiesta di effettuare gli scavi nell'area, un tempo a disposizione della criminalità organizzata, quindi sequestrata, è giunta dall'ex giudice per le indagini preliminari di Roma, Guglielmo Muntoni, ed è stata accolta dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura. Non è stato specificato però al momento quali indizi siano emersi, tali da convincere ad avviare i controlli.
L'ex magistrato si è detto in ogni caso convinto che nella galleria possano essere presenti “armi, esplosivi, ma anche resti di corpi come quello di Adinolfi”. Si parla anche della possibilità che al di sotto della Casa del Jazz possa essere stato nascosto il cadavere di Emanuela Orlandi, scomparsa nel 1983. Tuttavia, si tratta di una probabilità giudicata remota.
La villa un tempo apparteneva a Enrico Nicoletti, boss della banda della Magliana
Muntoni, che oggi è presidente dell'Osservatorio sulle politiche per il contrasto alla criminalità economica della Camera di Commercio di Roma, ha ricordato come abbia chiesto "ormai da 29 anni" di effettuare tali scavi.
La villa che ospita oggi la Casa del Jazz, un edificio di pregio nel centro di Roma, è stata di proprietà del boss della banda della Magliana, Enrico Nicoletti, considerato uno dei cassieri del gruppo criminale.