Le autorità francesi hanno annunciato la liberazione di Camilo Castro, dopo quattro mesi di prigionia. Dall'Italia arriva l'appello per la scarcerazione di Alberto Trentini, detenuto in Venezuela dal novembre 2024
Il governo francese ha annunciato domenica il rilascio di un cittadino franco-cileno che era stato trattenuto per quattro mesi dalle autorità venezuelane.
Il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha dichiarato su X che Camilo Castro è stato rimpatriato in Francia.
"Detenuto per 4 mesi in Venezuela, è ora al sicuro sull'aereo che lo riporta in Francia", ha scritto. Il ministro ha reso omaggio alla diplomazia francese per aver ottenuto il suo rilascio e ha ringraziato i"partner che hanno sostenuto i nostri sforzi", ha scritto Barrot e ha aggiunto: "I miei pensieri sono rivolti alla sua famiglia, che ho informato della notizia e che si riunirà a lui tra poche ore", ha concluso.
In un altro messaggio, pubblicato quasi contemporaneamente, il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso il suo sollievo per la liberazione di Camilo Castro.
"La Francia a volte avanza in silenzio, ma sempre con determinazione e compostezza: è così che proteggiamo i nostri", ha detto il capo di Stato.
Chi è Camilo Castro, liberato dalla prigionia in Venezuela
Camilo Castro, un insegnante di yoga di 41 anni residente in Colombia, è scomparso lo scorso giugno dopo aver attraversato il confine con il vicino Venezuela nella speranza, secondo Amnesty International, di fare un rapido viaggio di ritorno per estendere il suo visto colombiano.
Alla fine di settembre è stata organizzata una manifestazione nella sua città natale, Tolosa, per chiedere il rilascio del francese.
Alberto Trentini prigioniero in Venezuela da un anno
Altri cittadini europei sono attualmente detenuti in Venezuela. È il caso di Alberto Trentini, uno dei circa 15 italiani in questa situazione. Lui e il suo tassista venezuelano sono stati arrestati dalle autorità di Caracas il 15 novembre 2024, mentre si recavano nello Stato di Apure per una missione umanitaria.
Il cooperante italiano è stato arrestato durante una missione umanitaria. Detenuto a El Rodeo I in isolamento, soffre di ipertensione con accesso limitato alle cure. Ha potuto contattare la famiglia solo tre volte. Amnesty International denuncia l'arresto come arbitrario, parte della repressione del regime di Maduro contro presunti "mercenari stranieri".
La madre, Armanda Colusso, ha criticato aspramente il governo italiano per la scarsa azione diplomatica. L'inerzia dimostrata è stata confrontata con la liberazione di detenuti da parte di Svizzera e altri Paesi. Dopo quasi un anno di silenzio, imposto per "non danneggiare" la posizione del figlio, la madre ha espresso la sua "indignazione" per il mancato sostegno.
Il caso di Trentini riflette la pratica venezuelana di sparizioni forzate e arresti arbitrari. Le condizioni detentive sono terribili, come descritto dal suo ex compagno di cella svizzero, poi liberato.