L'Avvocato generale della Corte di Giustizia dell'Ue ha concluso che la legge non lede gli interessi finanziari dell'Unione né viola le norme antiterrorismo, ma avverte delle carenze nelle garanzie procedurali. Il leader indipendentista catalano potrebbe tornare in patria dopo anni in esilio
L'Avvocato generale della Corte di giustizia dell'Unione europea, Dean Spielmann, ha concluso che la legge spagnola sull'amnistia, approvata nel 2024, è sostanzialmente compatibile con il diritto dell'Ue.
L'approvazione, di enorme significato politico e giuridico, apre la porta all'ex presidente catalano Carles Puigdemont per beneficiare pienamente della legge e tornare in Spagna dopo anni in esilio in Belgio, sebbene introduca sfumature che potrebbero condizionarne l'applicazione nei tribunali spagnoli.
Spielmann sostiene che la legge, pensata per porre fine alle cause nate dal processo di indipendenza catalano, non viola le norme europee sulla tutela degli interessi finanziari dell'Unione, né quelle sul terrorismo. Secondo l'Avvocato generale, le spese legate al referendum dell'1 ottobre 2017, quando si votò per l'autonomia della Catalogna, non sono direttamente collegate ai fondi europei e, pertanto, la loro amnistia non compromette il bilancio dell'Ue, uno dei punti più delicati analizzati dalla Corte.
Tuttavia, la decisione non è un'approvazione senza riserve. Spielmann avverte che alcuni meccanismi procedurali stabiliti dalla legge, come il periodo massimo di due mesi entro il quale un giudice deve decidere se applicare la sanatoria o l'intervento limitato di terzi interessati dal provvedimento, potrebbero violare il diritto a un'effettiva tutela giudiziaria.
La decisione esprime inoltre preoccupazione per l'obbligo di revocare le misure cautelari prima che il Lussemburgo (dove ha sede la Corte Ue) risolva eventuali questioni pregiudiziali, che, a suo avviso, potrebbe rendere inefficace lo stesso sistema europeo di controllo giudiziario.
Le implicazioni per il futuro di Puigdemont sono dirette. Escludendo che la norma sia in contrasto con la legislazione europea in materia finanziaria, l'Avvocato generale elimina uno dei principali rischi di invalidazione dell'amnistia nel suo caso. Tuttavia, le preoccupazioni sulle garanzie procedurali aprono alla Spagna uno spazio per discutere se le procedure seguite siano pienamente conformi agli standard europei. In caso contrario, alcuni ricorsi potrebbero ritardare o ostacolare l'applicazione immediata dell'amnistia al leader indipendentista.
La sentenza di un Avvocato generale non è vincolante, ma storicamente la Corte di Giustizia Ue segue la loro linea argomentativa nella maggior parte delle sue sentenze. La decisione finale sarà nota nei prossimi mesi.
Il governo parla di "vittoria assoluta" per l'ok alla legge sull'amnistia
"Vittoria assoluta". Questa è stata la prima reazione del governo spagnolo, espressa dal ministro della Giustizia, il socialista Félix Bolaños.
Carles Puigdemont ha accolto con favore il rapporto di Spielmann, pur avvertendo che il processo non è chiuso. "Il parere del procuratore generale è molto esplicito e molto fondato, ma non dimentichiamo che l'ultima parola spetta ai giudici che si sono sentiti chiamati a salvare la patria".
Il segretario generale di Junts per Catalunya, Jordi Turull, ha interpretato la posizione del Lussemburgo come una vittoria per coloro che ancora sperano che l'amnistia diventi pienamente efficace, considerando che la sentenza rafforza le argomentazioni di coloro che chiedono che i tribunali spagnoli applichino la legge senza ulteriori ritardi.
Allo stesso modo, l'avvocato di Puigdemont, Gonzalo Boye, ha sottolineato che l'eventuale ritorno dell'ex presidente rimane una decisione personale, anche se ritiene che, se la Cored di Giustizia dell'Ue dovesse finalmente appoggiare l'amnistia, le condizioni legali per il suo ritorno sarebbero chiare.
Al di fuori dell'ambito strettamente giudiziario, l'attuale presidente della Generalitat, Salvador Illa, ha espresso apertamente la sua soddisfazione e ha descritto la relazione come un passo importante che chiarisce il terreno del dibattito europeo. Illa ha insistito sul fatto che il parere ratifica la compatibilità dell'amnistia con il diritto dell'Ue e ha chiesto che la legge venga applicata rapidamente e senza tattiche dilatorie.
Il leader di Esquerra Republicana de Catalunya, Oriol Junqueras, ha auspicato che la Corte di giustizia confermi questa linea e che, di conseguenza, la Corte costituzionale spagnola possa applicare la legge senza ostacoli.