La mossa segue le rivelazioni sulla sua relazione con il condannato per reati sessuali Jeffrey Epstein
Il principe Andrea perderà il titolo di principe e dovrà lasciare il Royal lodge. Lo ha comunicato Buckingham Palace in un comunicato giovedì, che specifica che il fratello minore di Re Carlo III sarà d'ora in avanti conosciuto "Andrew Mountbatten Windsor".
"Sua Maestà ha avviato oggi un procedimento formale per revocare lo Status, i Titoli e le Onorificenze del principe Andrea", si legge nel comunicato.
"Il contratto di locazione della Royal Lodge gli ha finora garantito la protezione legale necessaria per continuare a risiedervi. È stata ora notificata una comunicazione formale che lo obbliga a rinunciare al contratto di locazione e a trasferirsi in un altro alloggio privato. Queste misure sono ritenute necessarie, nonostante egli continui a negare le accuse mosse contro di lui"
"Le Loro Maestà desiderano chiarire che i loro pensieri e la loro massima solidarietà sono stati e rimarranno con le vittime e i sopravvissuti di qualsiasi forma di abuso", conclude la nota.
Da quanto si apprende Andrea, che aveva rinunciato già al titolo di Duca di York, si trasferirà in una proprietà nella tenuta privata di Sandringham, nel Norfolk, che sarà finanziata privatamente dal Re.
Il caso Epstein in cui è rimasto coinvolto Andrea
La decisione segue le rivelazioni sulla sua relazione scomoda con il condannato per reati sessuali Jeffrey Epstein, morto sucida in un carcere negli Stati Uniti.
L'orami ex principe, 65 anni, è stato accusato di violenza sessuale sia in aule di tribunale che in una biografia uscita postuma da Virginia Roberts Giuffré, una delle donne abusate nei festini organizzati da Epstein, almeno in un caso, quando era ancora minorenne.
Andrea aveva annunciato a inizio mese la rinuncia al titolo reale di Duca di York nel tentativo di abbassare l'attenzione sulla vicenda. In una dichiarazione rilasciata da Buckingham Palace, aveva affermato che "le continue accuse nei miei confronti distraggono dal lavoro di Sua Maestà e della famiglia reale".
"Con il consenso di Sua Maestà, sento di dover fare un ulteriore passo avanti. Non userò più il mio titolo né gli onori che mi sono stati conferiti. Nego vigorosamente le accuse contro di me", aveva tuttavia aggiunto il fratello del Re.
Giuffré, morta suicida lo scorso aprile, ha citato in giudizio l'allora membro della famiglia reale britannica nel 2021 e il caso era stato risolto extra-giudizialmente l'anno successivo con una somma non rivelata.
 
     
     
     
     
             
             
             
             
             
             
            