Una forte tempesta di neve ha bloccato in condizioni critiche circa 900 escursionisti, guide e operatori sul versante cinese dell'Everest
Circa 900 escursionisti, guide e operatori sono stati tratti in salvo martedì dopo essere rimasti bloccati sul versante cinese del Monte Everest a causa di una forte tempesta di neve nel fine settimana.
Secondo i media statali cinesi, sono stati salvati 580 escursionisti e più di 300 guide, pastori di yak e altri lavoratori. Circa 350 escursionisti erano riusciti di scendere già lunedì a mezzogiorno, ora locale.
Alcuni escursionisti sono stati trovati in stato di ipotermia e circa una decina di loro sono stati scortati a un punto d'incontro da squadre con scorte di cibo, medicine, riscaldamento e ossigeno, ha riferito l'agenzia di stampa Xinhua.
Una forte bufera di neve si è abbattuta sulla zona sabato sera, impedendo l'accesso al luogo in cui gli escursionisti alloggiavano nelle tende a un'altitudine di oltre 4.900 metri.
L'evento si è verificato durante una settimana di vacanza per la Festa Nazionale cinese, che termina mercoledì. Molti cittadini cinesi erano in viaggio in patria e all'estero durante le celebrazioni che ricordano l'anniversario dell'inizio del governo del Partito Comunista in Cina il 1° ottobre 1949.
L'area panoramica del Monte Everest, nella regione cinese del Tibet, è stata temporaneamente chiusa per le operazioni di soccorso. La vetta di 8.850 metri, la più alta del mondo, si trova a cavallo del confine con il Nepal.