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L'Iran giustizia un'altra presunta spia israeliana: è picco di esecuzioni

FILE Un lavoratore affigge uno striscione con il ritratto del generale Mohammad Hossein Bagheri, ucciso in un attacco israeliano a giugno, in piazza Baharestan a Teheran, il 22 settembre 2025.
FILE Un lavoratore affigge uno striscione con il ritratto del generale Mohammad Hossein Bagheri, ucciso in un attacco israeliano a giugno, in piazza Baharestan a Teheran, il 22 settembre 2025. Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Emma De Ruiter
Pubblicato il
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Teheran ha annunciato l’esecuzione di Bahman Choobiasl, accusato di spionaggio per Israele. È la decima condanna a morte da giugno, mentre cresce la repressione interna e aumentano le tensioni sul programma nucleare iraniano

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L’Iran ha annunciato lunedì l’esecuzione di Bahman Choobiasl, accusato di essere una delle principali spie di Israele all’interno del Paese.

La notizia è stata diffusa dall’agenzia ufficiale Mizan, organo della magistratura iraniana, che ha parlato di “progetti sensibili di telecomunicazioni” e di informazioni sui “canali di importazione di dispositivi elettronici” passati a Tel Aviv. Non sono però state fornite prove a sostegno delle accuse.

Si tratta della decima esecuzione per spionaggio a favore di Israele da giugno, quando era scoppiato un conflitto di 12 giorni tra i due Paesi. L’ondata di condanne a morte rappresenta una delle più dure campagne repressive degli ultimi decenni in Iran.

La vicenda di Choobiasl non era stata riportata in precedenza dai media locali, né segnalata da attivisti che monitorano la pena capitale a Teheran. Già a inizio mese era stato giustiziato Babak Shahbazi, anch’egli accusato di spionaggio per Israele: secondo gruppi per i diritti umani, sarebbe stato torturato per estorcere una confessione dopo aver espresso il desiderio di combattere per l’Ucraina.

Il nuovo caso arriva pochi giorni dopo la reintroduzione delle sanzioni Onu sul programma nucleare iraniano, che Teheran ha promesso di contrastare duramente. Sullo sfondo, l’alleanza sempre più stretta con la Russia, alla quale l’Iran fornisce droni Shahed usati negli attacchi quotidiani contro obiettivi civili ucraini.

Secondo Iran Human Rights, con sede a Oslo, e il Centro Abdorrahman Boroumand di Washington, dall’inizio del 2025 in Iran sarebbero già state eseguite oltre 1.000 condanne a morte. Un numero che, secondo gli attivisti, potrebbe essere persino superiore, dato che molte esecuzioni non vengono rese pubbliche.

L’ondata di giustizie capitali si inserisce in un clima di forte instabilità interna: negli ultimi anni il Paese è stato scosso da proteste popolari contro la crisi economica, le restrizioni sui diritti delle donne e l’autoritarismo del regime religioso.

Risorse addizionali per questo articolo • AP

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