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Cipro, presidente Christodoulides avverte la Turchia: "No a risorse Ue a chi minaccia Stati membri"

Antonio Costa e Nikos Christodoulides
Antonio Costa e Nikos Christodoulides Diritti d'autore  Γραφείο Τύπου και Πληροφοριών Κύπρου / Κυριάκος Χατζηελιά
Diritti d'autore Γραφείο Τύπου και Πληροφοριών Κύπρου / Κυριάκος Χατζηελιά
Di Georgios Aivaliotis & Euronews Agenzie: RIKNEWS
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Christodoulides ha accolto il presidente del Consiglio europeo Costa in visita ufficiale a Nicosia. Principale tema di discussione l'imminente presidenza cipriota del Consiglio dell'Ue a inizio 2026

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Cipro non permetterà la partecipazione della Turchia al Programma europeo di difesa comune finché continuerà a minacciare gli Stati membri dell'Ue. Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica di Cipro Nicos Christodoulides in una conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, in visita a Nicosia.

"La partecipazione di qualsiasi Paese terzo richiede un accordo di difesa con l'Ue. Un accordo che richiede il consenso di tutti i 27 Stati membri. Ma soprattutto, non possiamo finanziare, non possiamo dare risorse dell'Ue a Stati terzi che minacciano gli Stati membri dell'Ue", ha dichiarato Christodoulides.

Sull'argomento, Costa ha detto che "le regole del programma Safe sono molto chiare. Sono aperte ai Paesi terzi, ma a quei Paesi terzi che non rappresentano una minaccia per la sicurezza di nessuno Stato membro. Quindi gli Stati che violano o minacciano la sicurezza di uno Stato membro non possono partecipare al meccanismo Safe e utilizzare Safe".

Costa è arrivato al Palazzo presidenziale di Cipro dopo essere stato in visita ad Atene dal premier greco Mitsotakis.

Durante l'incontro, il presidente del Consiglio europeo ha sottolineato l'importanza di avvicinare l'Europa ai Paesi della regione del Mediterraneo orientale e lavorare insieme per affrontare le sfide comuni.

I colloqui con il presidente della Repubblica di Cipro Christodoulides si sono concentrati sulle priorità della presidenza cipriota del Consiglio dell'Ue nel primo semestre del 2026 e sulle questioni cruciali che sarà chiamata a gestire. Tra queste, difesa, sicurezza e competitività, e il Quadro finanziario pluriennale 2028-2034.

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