Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Mondiali, l'ombra della guerra a Gaza su Italia-Israele, l'allenatore Ben Shimon: "Sto coi soldati"

I giocatori della nazionale di calcio di Israele si allenano allo stadio di Debrecen: con la guerra Israele gioca in Ungheria le partite ufficiali in casa (6 giugno 2024)
I giocatori della nazionale di calcio di Israele si allenano allo stadio di Debrecen: con la guerra Israele gioca in Ungheria le partite ufficiali in casa (6 giugno 2024) Diritti d'autore  Zsolt Czegledi/MTI via AP
Diritti d'autore Zsolt Czegledi/MTI via AP
Di Gabriele Barbati
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button

L’Italia affronta Israele in Ungheria, in campo neutro, per qualificarsi ai Mondiali. La partita è segnata dalla guerra a Gaza e dalle richieste di non giocarla in segno di protesta e solidarietà. Le dichiarazioni degli allenatori alla vigilia: la polemica rischia di riproporsi nel match di ottobre

PUBBLICITÀ

L'Italia si gioca lunedì sera una grossa fetta dalla qualificazione ai prossimi Mondiali di calcio. Ma la partita potrebbe caricarsi di altri significati visto che l'avversario è Israele, che ospita la partita con la nazionale su campo neutro di Debrecen in Ungheria.

La guerra in corso a Gaza si è radicata nel dibattito in Italia, in questi quasi due anni trascorsi, proporzionalmente all'aggravarsi della situazione nella Striscia e all'organizzazione di iniziative più o meno grandi di resistenza civile ai bombardamenti israeliani.

Israele gioco con il lutto al braccio per l'attentato di Gerusalemme

La nazionale di Israele ospita da tempo le partite ufficiali in Ungheria, per motivi di sicurezza. L'attentato a Gerusalemme, nello stesso giorno del match, ne è la riprova e i calciatori israeliani porteranno il lutto al braccio per i morti nell'attacco.

Gli azzurri arrivano dal 5 a 0 di venerdì all'Estonia che ha fatto notizia per il risultato, per l'esordio felice in panchina di Gennaro Gattuso e per lo sguardo già rivolto al prossimo impegno.

"Sono un uomo di pace e la cosa più brutta è vedere civili, bambini, passare quello che stanno passando", ha detto il neo Commissario tecnico della nazionale ai media dopo l'impegno con Estonia.

"Abbia la sfortuna di averli nel girone e dobbiamo dire quello che pensiamo", aveva aggiunto Gattuso, "però dobbiamo fare il nostro lavoro", che è scendere sul terreno di gioco per qualificarsi ai Mondiali.

Il Ct ha corretto il tiro domenica nella conferenza stampa di presentazione della partita in Ungheria, che si gioca alle 20:45.

"Intendevo la sfortuna di averli nel nostro girone, non come rivali in assoluto. Mi spiace essere stato frainteso perché sono un uomo di pace, mi riferivo al loro valore calcistico" ha precisato Gattuso.

L'Italia deve vincere lo scontro diretto per superare Israele in classifica nel gruppo I (che comprende anche la Moldova) e sperare di qualificarsi per i playoff in seconda posizione alle spalle della Norvegia, per avere la chance di non mancare il terzo mondiale di fila.

Allenatore Israele: "Gioco una partita di calcio ma sono con i soldati"

Le dichiarazioni dell'allenatore di Israele non hanno placato le polemiche sull'incontro.

"Sono un allenatore di calcio e sono venuto a giocare una partita di calcio. Abbiamo dietro di noi un Paese super per il quale giochiamo e che ci spinge", ha detto Ran Ben Shimon a chi gli chiedeva un commento sulle pressioni all'Uefa di escludere Israele dalle qualificazioni europee per i prossimi Mondiali nordamericani.

A chiedere la sospensione è stata anche l'Associazione italiana allenatori che, in una lettere due settimane fa, ha chiesto al "mondo di calcio di attivarsi" come d'altra parte fatto nel caso della Russia, che è stata esclusa dalle competizioni sportive a causa delle guerra contro l'Ucraina.

"Noi abbiamo una precisa cultura: io ho fiducia nei miei soldati e sono con loro, li appoggio in pieno in quello che fanno", ha aggiunto Ben Shimon nella conferenza stampa della vigilia.

"Spero che questa partita possa ricordare che ogni giorno una nazione viene uccisa. E a ucciderla è chi gioca contro gli azzurri”
Ihab Abu Jazar
Commissario tecnico nazionale di calcio della Palestina

Una replica è arrivata indirettamente dal commissario tecnico della squadra della Palestina, impegnata nell'amichevole fuori casa in Malaysia, dopo essere stata eliminata nella prima fase delle qualificazioni asiatiche ai mondiali.

"Agli italiani dico questo: osservate un minuto di silenzio prima del calcio d’inizio per onorare i bambini di Gaza e le nostre vittime. Issate la bandiera palestinese sugli spalti e intonate cori per noi come atto di solidarietà", ha detto Ihab Abu Jazarin un'intervista pubblicata dal quotidiano la Gazzetta dello Sport.

"E, infine, non dimenticatevi del passato: nel 1982 l’Italia dedicò il Mondiale al popolo palestinese. Ora serve un altro segnale forte”, ha chiesto Abu Jazarin che è nato a Rafah, una delle città nel sud di Gaza distrutte dalla guerra.

Il vice allenatore della squadra, Hani Al-Masdar, è morto nel gennaio del 2024 consegnando aiuti nella Striscia mentre l'ex punta della nazionale palestinese, Suleiman Al-Obeid, è stato ucciso il mese scorso mentre era in coda ai centri di distribuzione.

Il dilemma morale per l'Italia del calcio si era già posto nel 2024, quando l'Italia affrontò Israele due volte nei gironi di Nations League. Nella partita di Budapest un gruppo di tifosi italiani voltò le spalle all'inno di Israele e quella successiva a Udine si colorò di polemiche e si giocò tra misure di sicurezza rafforzate.

Ora, i dubbi rischiano di accompagnarci fino al 14 ottobre, quando l'Italia ospiterà Israele per il secondo scontro diretto nel girone e da più parti si è già levata la richiesta di non giocarlo come forma di protesta.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Manifestanti tracciano 'linea rossa' a Bruxelles contro la guerra a Gaza

Attacchi israeliani a Gaza: distrutti moschea e torre residenziale

Morto in incidente in parapendio Felix Baumgartner, il base jumper che saltò dalla stratosfera