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Almeno 6 morti e 15 feriti in un attentato su un autobus Gerusalemme, alcuni in gravi condizioni

La polizia ispeziona l'autobus e la fermata dove si è consumato l'attentato in cui due palestinesi hanno ucciso varie persone a Gerusalemme (8 settembre 2025)
La polizia ispeziona l'autobus e la fermata dove si è consumato l'attentato in cui due palestinesi hanno ucciso varie persone a Gerusalemme (8 settembre 2025) Diritti d'autore  AP
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Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Le autorità hanno confermato che gli attentatori sono stati uccisi. Sono in corso raid delle forze israeliane in alcuni villaggi palestinesi. Chiusi i checkpoint con la Cisgiordania. Per l'emergenza, salta di nuovo la testimonianza del premier Netanyahu nel processo a suo carico per corruzione

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Almeno 15 persone sono rimaste ferite e cinque sono morte in una sparatoria a Gerusalemme lunedì mattina, secondo le autorità locali.

Due aggressori hanno aperto il fuoco in un autobus alla Ramot Junction, un affollato incrocio a nord della città sulla via di alcuni insediamenti ebraici nella parte orientale della città.

Sei feriti sono in gravi condizioni, secondo il servizio di pronto soccorso israeliano Magen David Adom. I due aggressori sono stati "neutralizzati", dunque uccisi, poco dopo l'inizio della sparatoria, ha affermato la polizia.

Gli attentatori erano residenti in due villaggi palestinesi, Kubiba e Katna, a nord ovest di Gerusalemme, secondo la polizia.

La ricostruzione della dinamica dell'attentato di Gerusalemme

L'attacco è avvenuto all'ora di punta, in uno snodo della città da cui si raggiungono gli insediamenti israeliani a nord di Gerusalemme.

I paramedici accorsi sul posto hanno descritto uno scenario caotico, con persone ferite e prive di sensi a terra e sui marciapiedi.

Un video diventato virale sul social X mostra delle persone che fuggono dalla fermata dell'autobus mentre si sentono degli spari. La veridicità del video non è stata ancora confermata.

"Ero sull'autobus, era pieno", ha raccontato una donna al canale televisivo israeliano Channel 12, "quando l'autista ha aperto la porta sono entrati i terroristi. È stato terribile. Ero vicina alla porta posteriore, sono caduta addosso a tutti e sono scappata".

Secondo le prime ricostruzioni delle autorità, uno dei due attentatori era vestito da controllore.

Nessun gruppo militante palestinese ha rivendicato l'attacco ma, come spesso accade in questi frangenti, sono arrivati messaggi di approvazione. Hamas ha definito l'attacco “una risposta naturale ai crimini dell'occupazione e al genocidio che sta perpetrando contro il nostro popolo”, minacciando ritorsioni se Israele proseguirà con piani di "occupare e distruggere la città di Gaza e profanare la moschea di Al-Aqsa" a Gerusalemme.

Le Brigate Al-Quds, il braccio armato della Jihad islamica palestinese, hanno affermato invece in una breve dichiarazione che si è trattato di una reazione "legittima ai crimini continui del nemico sionista” nei territori palestinesi.

Le forze di sicurezza israeliane hanno chiuso tutti i posti di blocco tra Gerusalemme Est, e stanno conducendo raid in quattro villaggi palestinesi: Qatana, Biddu, Beit Inan e Beit Duqu.

Netanyahu annulla la testimonianza a processo

Gli attentati suicidi sugli autobus sono impressi nella memoria a Gerusalemme e in Israele dalla Seconda Intifada dei primi anni '2000. Dopo l'avvio della guerra di Gaza, vi era stato un attacco con armi da fuoco su un autobus della città, nel novembre 2023.

L'attentato arriva in un momento in cui Hamas ha offerto piena disponibilità a un accordo di tregua, in cambio della fine definitiva della guerra, e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha inoltrato una nuova proposta approvata da Israele, domenica, raccomandando al gruppo palestinese di accettarla.

Dopo l'attacco, il primo ministro Benjamin Netanyahu e alcuni ministri israeliani sono recati sul luogo dell'attentato. Netahyahu ha annullato la propria testimonianza al processo che lo vede imputato per corruzione, prevista per questo lunedì, secondo la testata Times of Israel.

L'avvocato del premier, Noa Milstein, ha dichiarato che a causa di "diversi gravi incidenti di sicurezza in diverse scene con vittime", il leader dovrà "partecipare a una serie di consultazioni, aggiornamenti sulla sicurezza e prendere decisioni urgenti" e dunque non potrà testimoniare.

Condanne dell'attentato da Ue, Italia, Francia e Germania

"Condanniamo questo attacco, come condanniamo ogni perdita di vite umane, che deve cessare immediatamente; chiediamo la de-escalation, e questo dimostra quanto sia necessario e cruciale un cessate il fuoco", ha affermato il portavoce dell'Ue per la Politica estera, Anouar El Anouni, nel briefing quotidiano con la stampa, in merito all'attentato a Gerusalemme.

Italia e Germania, attraverso i rispettivi ministri degli Esteri, hanno condannato l'attacco offrendo il proprio cordoglio alle famiglie delle vittime. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha esortato a una "soluzione politica per riportare pace e stabilità nella regione".

Israele tuttavia chiede all'Europa di scegliere da che parte stare. "L'Europa e la comunità internazionale, ogni Paese, devono ora fare una scelta chiara. Sono dalla parte di Israele o sono dalla parte dei jihadisti?", ha chiesto da Budapest, dove è in visita, il ministro degli esteri Gideon Saar.

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