Una lettera anonima e registrazioni audio pubblicate da un media azero accusano le forze russe di aver lanciato due missili contro il volo Azerbaijan Airlines precipitato il 25 dicembre 2024. Il Cremlino ha parlato di un “tragico incidente”, ma non ha ammesso responsabilità
Le forze militari russe sarebbero coinvolte nell’attacco missilistico che ha colpito il volo 8243 della Azerbaijan Airlines, precipitato il 25 dicembre 2024. A sostenerlo è il sito azero Minval, che martedì ha pubblicato una lettera anonima contenente una registrazione audio e dettagli tecnici che confermerebbero il coinvolgimento diretto dell’esercito russo.
Secondo Minval, il dossier include una dichiarazione attribuita al capitano Dmitry Sergeyevich Paladichuk, ufficiale della difesa aerea russa. Paladichuk avrebbe agito su ordine diretto del Ministero della Difesa di Mosca, autorizzando il lancio dei missili.
La testimonianza
Nella lettera, si legge che l’unità di Paladichuk era di stanza nei pressi di Grozny tra il 24 e il 25 dicembre. Alle 05:40, le truppe sarebbero entrate in stato di allerta, ma problemi di comunicazione – dovuti alla scarsa ricezione mobile e all’assenza di linee cablate – avrebbero compromesso il coordinamento.
Alle 08:11, un oggetto non identificato è stato rilevato dai radar. Nonostante la fitta nebbia impedisse una conferma visiva, due missili sarebbero stati lanciati su ordine telefonico. Il primo ha mancato il bersaglio, mentre il secondo è esploso abbastanza vicino da colpire l’aereo con le schegge.
Secondo Minval, tre messaggi vocali – presumibilmente intercettazioni operative – confermerebbero l’ordine di attacco e il danneggiamento del velivolo. In uno di questi si sentirebbe una voce russa che ordina: “Fuoco”, seguita da un’esplosione e da “bersaglio mancato”, poi un secondo ordine di lancio.
Il contesto e le reazioni
Il giorno dell’attacco, fonti governative azere hanno riferito a Euronews che un missile terra-aria russo aveva colpito il volo 8243 nei cieli sopra Grozny, dove il velivolo era diretto. Dopo l’impatto, l’aereo danneggiato ha tentato un atterraggio di emergenza ad Aktau, in Kazakistan, ma si è schiantato, causando 38 morti e 29 feriti.
Secondo i rapporti successivi, l’aereo è stato colpito da un missile del sistema Pantsir-S1. I piloti avrebbero chiesto invano il permesso di atterrare in Russia.
Tre giorni dopo, il presidente azero Ilham Aliyev ha dichiarato pubblicamente: “Possiamo dire con assoluta chiarezza che l’aereo è stato abbattuto dalla Russia. Non diciamo che sia stato intenzionale, ma è successo”. Aliyev ha chiesto scuse ufficiali, l’ammissione di responsabilità e il risarcimento. Putin ha definito l’accaduto un “tragico incidente”, senza riconoscere colpe dirette.
Il Cremlino ha attribuito l’abbattimento a un errore di valutazione durante un’operazione per respingere droni ucraini nella zona. Blogger militari russi hanno indicato come punto dell’esplosione il distretto ceceno di Naursky, dove si trovavano sistemi di difesa aerea attivi.
Relazioni Russia e Azerbaijan in crisi
Le nuove rivelazioni arrivano mentre le relazioni tra Russia e Azerbaijan toccano un punto di massima tensione. L’avvio di indagini e procedimenti giudiziari da entrambe le parti lascia presagire ulteriori sviluppi in uno dei più gravi incidenti diplomatici e militari tra i due Paesi degli ultimi anni.