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Iran, Trump dice di avere salvato l'ayatollah Khamenei da una "brutta morte"

Il presidente Donald Trump parla ai media con la procuratrice generale  Pam Bondi, a destra, e il vice procuratore Todd Blance, a sinistra (27 giugno 2025)
Il presidente Donald Trump parla ai media con la procuratrice generale Pam Bondi, a destra, e il vice procuratore Todd Blance, a sinistra (27 giugno 2025) Diritti d'autore  Vahid Salemi/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Vahid Salemi/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Di يورونيوز
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Per il presidente Usa non si trattano più concessioni all'Iran anche se delle emittenti statunitensi parlano di possibili proposte a Teheran e persino di nuovi negoziati. Trump ha detto che non crede che l'Iran tornerà sul suo programma nucleare, ma non tutti condividono il suo ottimismo

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"Ho salvato da una brutta morte" la Guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, ha affermato venerdì Donald Trump.

"Negli ultimi giorni stavo lavorando a una possibile rimozione delle sanzioni e ad altre" misure, ma "ora non più", ha aggiunto il presidente degli Stati Uniti sul social Truth, chiedendo a Teheran di "rientrare nel flusso dell'ordine mondiale, altrimenti le cose peggioreranno per loro".

"Non credo che l'Iran tenterà di riavviare il programma nucleare a breve", ha specificato Trump in una conferenza stampa a Washington sottolineando che il governo iraniano "vuole incontrarci".

Usa vuole finanziare programma nucleare civile dell'Iran?

L'amministrazione Trump sta lavorando a una proposta che mira a sostenere l'Iran con un massimo di 30 miliardi di dollari per costruire un programma nucleare a scopi civili, con il progetto che sarà finanziato dagli Stati arabi del Golfo e non direttamente dagli Stati Uniti, hanno rivelato fonti informate alla Cnn.

La proposta rientra negli sforzi di Washington per riportare Teheran al tavolo dei negoziati dopo la recente escalation militare con Israele, secondo lo stesso network.

I funzionari statunitensi hanno sottolineato che tutte le proposte avanzate condividono una condizione non negoziabile, ovvero impedire completamente all'Iran di arricchire l'uranio, cosa che Teheran rifiuta costantemente e sostiene di averne bisogno per scopi civili.

Washington ha proposto che l'Iran importi combustibile nucleare arricchito dall'estero, secondo un modello simile a quello degli Emirati Arabi Uniti.

L'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff ha paragonato il programma nucleare proposto dall'Iran a quello degli Emirati Arabi Uniti, che si basa sull'importazione di combustibile nucleare arricchito dall'estero senza effettuare direttamente il processo di arricchimento.

I colloqui continuano nonostante l'escalation

I colloqui diretti e indiretti tra Stati Uniti e Iran sono proseguiti anche durante la recente escalation militare tra Israele e Iran di due settimane fa e sono continuati anche dopo il raggiungimento di un accordo di cessate il fuoco questa settimana, hanno dichiarato le fonti.

Alcuni dettagli chiave sono stati definiti durante un incontro segreto durato ore tra l'inviato statunitense e i partner arabi del Golfo alla Casa Bianca venerdì scorso, un giorno prima degli attacchi statunitensi ai siti nucleari iraniani.

Altri potenziali incentivi includono la possibilità per l'Iran di accedere a circa 6 miliardi di dollari di fondi congelati in conti bancari esteri e l'alleggerimento di alcune sanzioni economiche, secondo la proposta descritta da due fonti alla Cnn.

Sostituzione dell'impianto di Fordow

Un'altra proposta avanzata la scorsa settimana prevedeva che gli alleati statunitensi nel Golfo finanziassero la sostituzione dell'impianto nucleare di Fordow - colpito dagli attacchi degli Stati Uniti - con un programma nucleare civile, anche se non è ancora chiaro quanto seriamente la proposta sia stata presa in considerazione.

Una fonte ha descritto le discussioni come "un sacco di idee buttate in giro", aggiungendo che "tutti stanno cercando di essere creativi". Un'altra fonte che ha avuto familiarità con le precedenti tornate di colloqui ha osservato che l'esito rimane incerto.

Witkoff ha dichiarato a un'altra emittente statunitense, la Nbc, che ci sono "indicazioni" che un accordo è possibile, notando che "sono in corso molteplici conversazioni con gli iraniani attraverso molteplici intermediari, e penso che siano pronti".

Trump accenna a un possibile incontro

Il presidente Usa ha detto mercoledì scorso che potrebbe incontrare i rappresentanti iraniani la prossima settimana, ma il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, ha negato di essere a conoscenza di colloqui programmati, mentre i partecipanti alla pianificazione hanno detto che i dettagli sono ancora in fase di discussione.

Secondo fonti che hanno familiarità con la questione, non sono ancora state fissate date specifiche per il potenziale incontro.

Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha sottolineato che qualsiasi potenziale accordo con l'Iran dipende dalla volontà di Teheran di negoziare direttamente con gli Stati Uniti, non attraverso intermediari, osservando che l'amministrazione statunitense cerca relazioni pacifiche con tutti i Paesi del mondo.

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