Durante la notte un missile iraniano ha colpito e danneggiato un ospedale nel sud di Israele causando 71 feriti. Tel Aviv condanna l'attacco come deliberato, Teheran sostiene che l'obiettivo era una struttura militare adiacente
Settimo giorno di conflitto aperto tra Israele e Iran. Giovedì il ministro della Difesa isralieano Israel Katz ha affermato che la Guida suprema iraniana, l'Ayatollah Ali Khamenei "non può più continuare a esistere", dopo che durante la notte un missile iraniano ha danneggiato il complesso ospedaliero Soroka a Beersheba, nel sud di Israele, ferendo 71 persone.
Israele sostiene che il sito sia stato colpito in maniera diretta e deliberata, mentre i media statali iraniani hanno riferito che è stata colpita un'infrastruttura militare adiacente e che l'ospedale è stato danneggiato in maniera superficiale “dall'onda d'urto”.
I missili iraniani sono andati a segno in altre tre zone nel centro e nel sud di Israele, ferendo in totale 271 persone. Sul fronte opposto Israele ha affermato di avere preso di mira siti nucleari, tra cui il reattore ad acqua pesante "inattivo" di Arak e l'impianto nucleare di Natanz. Non sono state segnalate fuoriuscite di radiazioni o feriti.
Intanto rimane l'incognita sul possibile intervento statunitense al fianco di Israele. Trump avrebbe approvato i piani per attaccare l'Iran, ma non ha ancora preso una decisione definitiva.
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