La Corte del Commercio Internazionale degli Stati Uniti ha emesso la sentenza, infliggendo un colpo cruciale alle politiche economiche firmate da Trump che hanno scosso i mercati globali
I giudici della Corte del Commercio Internazionale degli Stati Uniti hanno bloccato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dall'imporre tariffe doganali sulle importazioni in base a una legge sui poteri di emergenza, mettendo in dubbio la sua serie di politiche economiche che hanno scosso i mercati finanziari globali.
La sentenza emessa dalla Corte con sede a New York è arrivata dopo diverse azioni legali contro le politiche di Trump. Le cause sostenevano che i dazi del "Giorno della Liberazione" di Trump superavano la sua autorità presidenziale.
Trump ha ripetutamente affermato che le tariffe costringeranno i produttori a riportare i posti di lavoro negli Stati Uniti e genereranno entrate sufficienti a ridurre i deficit del bilancio federale.
Il presidente degli Stati Uniti ha usato i dazi per costringere altri Paesi a negoziare accordi favorevoli agli Stati Uniti, suggerendo che avrebbe semplicemente fissato lui stesso le tariffe se i termini non fossero stati soddisfacenti.
Casa Bianca: deficit commerciali sono emergenza nazionale
Il portavoce della Casa Bianca, Kush Desai, ha dichiarato che i deficit commerciali costituiscono un'emergenza nazionale "che ha decimato le comunità americane, lasciato indietro i nostri lavoratori e indebolito la nostra base industriale di difesa - fatti che la corte non ha contestato". "L'amministrazione Trump rimane impegnata a utilizzare ogni leva del potere esecutivo per affrontare questa crisi e ripristinare la grandezza americana", ha aggiunto Desai.
Allo stato attuale delle cose, Trump potrebbe non avere a disposizione la minaccia delle tasse sulle importazioni per imporre la sua volontà sull'economia mondiale come intendeva fare, poiché ciò richiederebbe l'approvazione del Congresso.
Ciò che rimane poco chiaro è se la Casa Bianca risponderà alla sentenza sospendendo nel frattempo tutte le sue tariffe energetiche di emergenza.
Trump potrebbe ancora lanciare temporaneamente tasse sulle importazioni del 15% per 150 giorni su Paesi con cui gli Stati Uniti hanno un deficit commerciale sostanziale. La sentenza ricorda che il presidente ha questo potere in base alla sezione 122 del Trade Act del 1974.
Amministrazione Trump ha fatto ricorso alla sentenza
La sentenza ha assestato un colpo cruciale ad alcune delle azioni più controverse e significative del secondo mandato di Trump. L'amministrazione ha prontamente presentato un ricorso, in base al quale la Corte Suprema sarà quasi certamente chiamata a pronunciarsi in via definitiva.
Il caso è stato esaminato da tre giudici: Timothy Reif, nominato da Trump, Jane Restani, nominata dal presidente Ronald Reagan e Gary Katzman, nominato dal presidente Barack Obama.
La sentenza ha lasciato in vigore tutte le tariffe che Trump ha introdotto utilizzando i poteri della Sezione 232 del Trade Expansion Act del 1962.
Sebbene le tariffe debbano essere approvate dal Congresso, Trump ha dichiarato di avere il potere di agire per affrontare i deficit commerciali che definisce un'emergenza nazionale.
Anche una decina di Stati hanno intentato causa, guidati dall'Oregon. "Questa sentenza riafferma che le nostre leggi contano e che le decisioni sul commercio non possono essere prese in base ai capricci del presidente", ha dichiarato il procuratore generale dell'Oregon Dan Rayfield.