Secondo quanto riportato dai media Usa una corte d'appello federale ha bloccato la sentenza che aveva deciso lo stop all'entrata in vigore dei dazi decisi dal presidente Donald Trump
Una corte d'appello federale ha bloccato temporaneamente l'entrata in vigore della sentenza del Tribunale statunitense per il commercio internazionale, che mercoledì aveva bloccato gran parte dei dazi imposti dall'amministrazione Trump sui prodotti stranieri.
Nella sentenza di mercoledì il Tribunale ha affermato che la legge International Emergency Economic Powers Act, risalente al 1977 e utilizzata dal presidente Donald Trump per imporre i dazi sulla base di una emergenza nazionale, non dà alla Casa Bianca l'autorità per approvare tariffe globali e reciproche.
Rimangono in vigore i dazi di Trump
"Le sentenze e le ingiunzioni permanenti emesse dal Tribunale del Commercio Internazionale in questi casi sono temporaneamente sospese fino a nuovo avviso, mentre questa corte esaminerà i documenti delle mozioni", presentati dalle due parti in causa, si legge. Le parti avranno tempo fino al 9 giugno per depositare le mozioni.
Dopo la decisione del Tribunale, l'amministrazione ha subito fatto ricorso in appello, facendo sapere di essere anche pronta a portare il caso alla Corte suprema. La corte d'appello oggi ha bloccato l'entrata in vigore della sentenza fino a che non avrà concluso l'esame delle mozioni presentate dalle due parti in causa.
I tre giudici firmatari del Tribunale hanno ritenuto che il presidente non avesse la competenza per stabilire questo meccanismo commerciale senza l'autorizzazione preventiva del Congresso e la sentenza ha dichiarato illegali gran parte delle tariffe di Trump.
"Non spetta ai non eletti decidere come affrontare adeguatamente un'emergenza nazionale", aveva ribattuto l'amministrazione Trump alla decisione del Tribunale del Commercio internazionale che aveva bloccato le tariffe commerciali.