Durante l’esercitazione “Siil”, oltre 16mila soldati testano sul campo innovazioni belliche. L’Estonia valuta il sistema di comando ucraino Delta, mentre cresce l’allarme per la minaccia russa
Fino al 23 maggio le Forze di Difesa estoni stanno conducendo l’esercitazione militare Hedgehog 2025 (Siil 2025), una delle più grandi nella regione, che coinvolge oltre 16mila tra soldati, riservisti, personale militare provenienti da Paesi membri della Nato e dall’Ucraina.
Ucraina presente all'esercitazione
L’Ucraina ha portato in Estonia il proprio sistema digitale di comando e controllo del campo di battaglia, chiamato Delta, insieme a un’unità di droni, per dimostrare capacità militari di nuova generazione sviluppate in condizioni di guerra reale.
Dopo tre anni di conflitto, l’esercito ucraino ha maturato l’esperienza necessaria per comprendere l’importanza di monitorare e controllare le aree vicine alla linea del fronte, compito in cui i droni si sono rivelati fondamentali.
"La vecchia tattica di avanzare alla luce del giorno in grandi colonne non è più praticabile sul campo di battaglia", ha spiegato il maggiore della riserva estone Sten Reimann. "Nel peggiore dei casi, potremmo perdere un’intera brigata in una sola giornata, o quantomeno gran parte del suo equipaggiamento da combattimento".
L’esercito estone ha elogiato il sistema Delta, sottolineando come sia stato sviluppato sul campo e in contesto reale. Le autorità militari estoni stanno valutando l’adozione di una soluzione simile.
"Stiamo discutendo la possibilità di adottare Delta in Estonia, anche se la decisione finale non spetta a me", ha detto un ufficiale estone. "Le nostre attuali procedure di comando e controllo vanno aggiornate, e Delta ne è la prova. Non possiamo sviluppare autonomamente una simile tecnologia se non conosciamo le migliori pratiche già testate in combattimento. Gli ucraini, invece, lo hanno fatto".
"La minaccia russa è in crescita"
Le autorità estoni hanno più volte lanciato l’allarme sulla crescente minaccia rappresentata dalla Russia. Il ministro della Difesa estone, Hanno Pevkur, ha recentemente avvertito che il pericolo potrebbe aumentare ulteriormente al termine del conflitto in Ucraina, quando Mosca potrebbe ridistribuire parte delle sue forze armate.
"Circa 800mila soldati russi non torneranno alla vita civile per guadagnare 200 euro al mese", ha dichiarato Pevkur. "È probabile che continueranno a essere stipendiati dall’esercito russo, che attualmente li paga tra i 2mila e i 3euro euro al mese. Questo significa che, se i combattimenti in Ucraina dovessero cessare, la minaccia per noi potrebbe aumentare".