Il presidente Donald Trump apre al dialogo con la Siria: incontro in vista con Ahmad al-Sharaa, possibile revoca delle sanzioni e mediazione saudita. Una svolta nelle relazioni internazionali
Il presidente Donald Trump ha annunciato la sua decisione di revocare le sanzioni alla Siria il prima possibile.
Secondo quanto rivelato da Axios, il segretario di Stato Marco Rubio incontrerà il ministro degli Esteri siriano, Assad al-Shibani, in Turchia nei prossimi giorni. Parallelamente, Trump dovrebbe vedere il presidente ad interim siriano, Ahmed al-Sharaa, a Riad, a margine del vertice Golfo-Usa. Fonti del ministero degli Esteri siriano, citate da The National, confermano che l’incontro potrebbe durare 45 minuti e sarebbe stato facilitato dalla mediazione saudita.
I funzionari sauditi hanno proposto l'incontro e Trump ha dato il suo consenso ad ascoltare Al-Sharaa, anche se gli Stati Uniti non hanno ancora dato la conferma ufficiale.
La priorità di al-Sharaa: "Via le sanzioni per un nuovo inizio"
L'obiettivo principale del leader siriano è chiaro: ottenere la revoca delle sanzioni statunitensi ed europee, imposte durante il regime di Bashar al-Assad.
“Dobbiamo dare alla Siria un nuovo inizio”, ha dichiarato Trump prima di partire per il tour regionale. Damasco ha definito le parole del presidente Usa “un segnale incoraggiante”.
Fonti diplomatiche confermano che l'Arabia Saudita ha avuto un ruolo decisivo nel proporre e facilitare l'incontro tra Trump e al-Sharaa. Secondo un diplomatico occidentale ad Amman, anche la Giordania e altri Paesi arabi appoggiano l'iniziativa, condividendo l’urgenza di stabilizzare la Siria e porre fine alla sua frammentazione.
Un'offerta strategica da parte di Damasco
Stando a Reuters, il leader siriano avrebbe presentato a Washington un'offerta che include l’apertura agli investimenti statunitensi nel settore petrolifero, un dialogo distensivo con Israele, e persino la costruzione di una Trump Tower a Damasco come gesto simbolico e attrattivo per il capitale americano.
Se l’incontro con Trump avrà luogo, si tratterà della prima conversazione diretta tra un presidente statunitense e un leader siriano in oltre due decenni. Tuttavia, molto dipenderà dalle concessioni che la Siria sarà disposta a fare, specialmente in materia di diritti umani, e dalla capacità di Washington di bilanciare diplomazia, geopolitica e interessi economici.
Diplomazia transazionale e calcolo politico
La strategia transazionale di Trump, centrata su scambi concreti piuttosto che su visioni ideologiche, potrebbe portare a un riavvicinamento senza precedenti tra Stati Uniti e Siria.
Tuttavia, i rischi e le implicazioni restano numerosi: dalle reazioni di Israele e dell’Unione europea, alla sostenibilità delle concessioni siriane sul lungo periodo. Un nuovo capitolo diplomatico si sta scrivendo, e Riad potrebbe esserne il palcoscenico decisivo.