La sfidante Laura González denuncia brogli e chiede il riconteggio. Noboa replica: “Mi sembra assurdo mettere in discussione la volontà popolare con una differenza di 11 o 12 punti"
Daniel Noboa si riconferma presidente dell’Ecuador, conquistando la rielezione con un margine netto di oltre dieci punti sulla sfidante Laura González. “Una giornata storica”, l’ha definita il leader conservatore, che ha voluto ringraziare la propria famiglia e il team che ha guidato una campagna elettorale “intensa e carica di tensioni”.
Con il 95 per cento dei voti scrutinati, Noboa ha ottenuto circa 5,68 milioni di preferenze, pari al 55,8 per cento, distanziando la candidata del movimento Rivoluzione Cittadina, legato all’ex presidente Rafael Correa, ferma al 44,2 per cento con 4,5 milioni di voti.
La vittoria del giovane imprenditore – erede di una dinastia legata all’industria bananiera – è stata salutata anche da due suoi predecessori: Lenín Moreno e Guillermo Lasso. Proprio le dimissioni anticipate di quest’ultimo avevano spalancato a Noboa le porte di Carondelet nel 2023.
L'opposizione contesta il risultato di Noboa
Ma non tutti accettano il verdetto delle urne. Laura González ha dichiarato di non riconoscere i risultati, sostenendo che lo stato di emergenza in vigore in vaste aree del Paese per fronteggiare la criminalità avrebbe compromesso la regolarità del voto. Ha inoltre citato “undici sondaggi” pre-elettorali e un exit poll che la davano in vantaggio, sottolineando che nessuna rilevazione prevedeva un distacco così marcato.
Di tutt’altro avviso Noboa, che ha respinto le accuse parlando al quotidiano Primicias: “Mi sembra assurdo mettere in discussione la volontà popolare con una differenza di 11 o 12 punti. Gli ecuadoriani si sono espressi, ora bisogna rimboccarsi le maniche”.
Sul fronte delle possibili verifiche, la presidente del Consiglio nazionale elettorale, Diana Atamaint, ha chiarito che un riconteggio sarà possibile solo qualora si rilevassero irregolarità formali in almeno l’1 per cento delle schede.
Giro di vite contro la criminalità
Noboa, 37 anni, ha già annunciato un ampio rimpasto di governo e sembra intenzionato a proseguire con la sua linea dura contro la criminalità, apprezzata da una parte dell’elettorato ma criticata per le sue implicazioni sullo stato di diritto.
Per González si tratta della seconda sconfitta consecutiva contro Noboa. Un colpo pesante per il movimento di Correa, che manca il ritorno al potere per la terza tornata elettorale di fila. In un discorso ai suoi sostenitori, la candidata ha ribadito di non riconoscere l’esito annunciato dalle autorità elettorali, richiamandosi ancora una volta ai sondaggi che la davano vincente alla vigilia.
Nel primo turno, lo scorso febbraio, Noboa aveva superato González con un margine di appena 17mila voti. Stavolta, la distanza si è ampliata nettamente, lasciando pochi dubbi sull’esito.