Uomini e armi si aggiungono alle migliaia di unità inviate lo scorso anno, specialmente nel Kursk, dove però i nordcoreani hanno subito pesanti perdite
La Corea del Nord ha inviato altri 3mila soldati in Russia tra gennaio e febbraio, come parte del suo sostegno alla guerra di Mosca contro l'Ucraina, secondo quanto comunicato giovedì dalla Corea del Sud.
Lo Stato Maggiore di Seul ha aggiunto che l'esercito russo ha ricevuto dai nordcoreani una "quantità considerevole" di missili balistici a corto raggio, obici semoventi e lanciarazzi.
Le nuove forniture seguono gli 11mila militari inviati da Pyongyang l'anno scorso nella regione russa di Kursk, 4mila dei quali rimasti uccisi o feriti e molti altri ritirati temporaneamente dal fronte dopo le perdite subite, secondo le stime delle autorità sudcoreane.
Il leader nordcoreano, Kim Jong-un, ha ribadito il suo impegno nei confronti della Russia la scorsa settimana durante una visita di Sergei Shoigu, l'ex ministro della Difesa e oggi alto funzionario della sicurezza del Cremlino.
Kim, che prepara una visita a Mosca secondo quanto annunciato giovedì dal viceministro degli Esteri russo Andrei Rudenko, ha detto che la Corea del Nord intende "sostenere la Russia", comunque vada.
Shoigu ha espresso gratitudine per la "solidarietà della Corea del Nord su tutte le questioni geopolitiche critiche, in particolare sulla questione ucraina".
I due Paesi hanno concordato un patto di difesa nel 2024, con la promessa di inviare assistenza militare all'altro Paese in caso di attacco.
L'annuncio di giovedì sull'ultimo dispiegamento di truppe di Pyongyang in Russia arriva mentre i leader europei discutono di aiuti e garanzie di sicurezza per l'Ucraina. All'inizio della settimana la Casa Bianca ha annunciato che entrambe le parti hanno appoggiato un cessate il fuoco nel Mar Nero.