In un'intervista pubblicata martedì sui social dal giornalista Piers Morgan, Zelensky ha detto che accetterebbe di sedersi al tavolo dei negoziati con Vladimir Putin, se questo fosse l'unico modo per "portare la pace ai cittadini dell'Ucraina"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato la sua disponibilità a negoziare direttamente con il presidente russo Vladimir Putin, purché questo sia l'unico modo per "portare la pace ai cittadini dell'Ucraina e non perdere vite umane".
Zelensky lo ha dichiarato al giornalista britannico Piers Morgan, che ha pubblicato l'intervista martedì sul canale YouTube Piers Morgan Uncensored.
Parlando della prospettiva di tali colloqui di pace, il presidente ha indicato quattro partecipanti senza specificare chi oltre all'Ucraina e alla Federazione Russa.
In una precedente intervista rilasciata nel fine settimana, tuttavia, aveva affermato che "vorrebbe vedere gli Stati Uniti d'America al tavolo dei negoziati... e ad essere onesti anche una voce dell'Unione Europea".
"Non sarò gentile con lui, lo considero un nemico. Credo che anche lui mi consideri un nemico", ha detto di Putin Zelensky, puntualizzando la necessità di un incontro con il presidente Usa Trump prima di una svolta in tal senso nel conflitto cominciato nel 2022 con l'invasione russa dell'Ucraina.
Trump ha dichiarato, durante una conferenza stampa martedì, che gli Stati Uniti stanno "parlando con i russi e con la leadership ucraina" senza elaborare oltre.
L'Ucraina potrebbe accettare di cedere territori in cambio della pace
Nell'intervista di martedì a Morgan, il presidente ucraino ha ammesso che il suo Paese probabilmente perderà almeno una parte del territorio conquistato dalla Russia dall'inizio dell'invasione.
"Purtroppo il sostegno fornito dai nostri partner è insufficiente a cacciare Putin dai nostri territori", si è lamentato Zelensky in una critica neanche troppo velata agli alleati europei e statunitense.
Tuttavia, secondo il leader ucriano l'adesione alla Nato resta la migliore possibilità di porre fine alla guerra e garantire la sicurezza del Paese.
Nel corso dell'intervista, Zelensky ha stimato in 45.100 i morti ucraina nella guerra e in 390mila i feriti, indicando in 350mila e 700 mila rispettivamente il bilancio per i russi.
La settimana scorsa, Putin ha dichiarato che la Russia sarebbe "aperta" ai colloqui di pace, ma ha addossato la colpa all'Ucraina e al suo leader, dicendo che Zelensky non ha legittimità per condurre potenziali trattative, dal momento che le elezioni presidenziali previste per la primavera dello scorso anno sono state rinviate a data da destinarsi.