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Colloquio in videoconferenza tra Putin e Xi, Mosca primo fornitore di gas naturale per Pechino

I presidenti russo e cinese in videoconferenza
I presidenti russo e cinese in videoconferenza Diritti d'autore  Gavriil Grigorov/Sputnik
Diritti d'autore Gavriil Grigorov/Sputnik
Di Maria Michela D'Alessandro
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Il colloquio intercorso oggi tra il presidente russo Vladimir Putin e l'omologo cinese Xi Jinping "non sono legati all'insediamento del presidente statunitense Donald Trump", ha dichiarato l'assistente del presidente russo Yury Ushakov dopo

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Ci sono volute solo 24 ore dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca per ribadire la volontà di collaborazione tra Russia e Cina basata sulla "comunanza d'interessi" tra i due Paesi, anche alla luce delle "incertezze esterne". È quanto riportano martedì i media russi sul colloquio in videoconferenza tra il presidente cinese Xi Jinping con il suo omologo Vladimir Putin nonostante l'assistente del presidente russo Yury Ushakov abbia subito dichiarato che l'incontro di martedì non sia legato all'insediamento di Trump.

"Siamo d'accordo sul fatto che la cooperazione tra Mosca e Pechino si basi su un'ampia comunanza di interessi nazionali e su una convergenza di visioni su come dovrebbero essere le partnership tra grandi potenze. Costruiamo i nostri legami sulla base dell'amicizia, della fiducia reciproca, del sostegno, dell'uguaglianza e del beneficio reciproco," ha affermato Putin. "Stiamo lavorando nell'interesse di garantire una sicurezza indivisibile nello spazio eurasiatico e nel mondo nel suo complesso" ha detto ancora il presidente russo, evidenziando l'"importante ruolo stabilizzatore negli affari internazionali" della relazione politica tra Mosca e Pechino.

Le relazioni sino-russe

"Le relazioni sino-russe, il cui nucleo è costituito da buon vicinato e amicizia eterna, interazione strategica globale, cooperazione reciprocamente vantaggiosa e soluzioni win-win, stanno acquisendo una nuova vitalità" ha affermato il presidente cinese. "La cooperazione pratica bilaterale - ha aggiunto Xi - si sta espandendo costantemente, e il trend di crescita stabile nel commercio reciproco è mantenuto. Inoltre, il percorso orientale del gasdotto Cina-Russia ha raggiunto la piena capacità operativa in anticipo rispetto ai tempi previsti". In tal senso, la Cina è pronta "a portare le relazioni con la Russia a nuovi livelli e a resistere all'incertezza esterna".

Putin: la Russia diventata primo fornitore gas naturale a Cina

Per quanto riguarda le forniture di gas naturale via gasdotto, all'inizio del 2024 Gazprom è diventato il principale fornitore della Cina, superando il Turkmenistan. In termini di quantità di consegne tramite gasdotti e Gnl, la Federazione Russa occupa regolarmente il primo posto nelle statistiche doganali cinesi. Secondo gli ultimi dati, il gas russo ha rappresentato oltre il 25 per cento delle importazioni cinesi nei mesi di ottobre e novembre. Secondo l'Amministrazione generale delle dogane della Repubblica Popolare Cinese, nel 2024 la Russia ha mantenuto il suo status di principale esportatore di petrolio verso la Cina, con la cifra record di 108,47 milioni di tonnellate di petrolio. Nella struttura complessiva delle importazioni della Cina, la quota della Federazione Russa è pari a quasi il 20 per cento.

Trump e la pace in Ucraina

Oltre al gas, è anche la guerra in Ucraina a giocare un ruolo importante tra Xi e Putin. Un conflitto che "non sarebbe mai dovuta iniziare" e che deve finire il prima possibile, secondo il neo presidente Usa. Dallo Studio Ovale Trump ha spiegato ai giornalisti che intende incontrare il presidente russo una volta che sarà concordato un incontro, cosa per cui le trattative sarebbero già in corso. A chi gli ha ricordato la sua promessa di porre fine al conflitto in 24 ore, Trump ha risposto di avere ancora mezza giornata a disposizione. "Ci proveremo per farla finita il prima possibile", ha concluso.

Nonostante nessuno dei due leader abbia nominato Trump, dopo il suo insediamento il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino ha affermato che "la Cina è disposta a rafforzare il dialogo e la comunicazione con gli Stati Uniti sulla base dei principi di rispetto reciproco, coesistenza pacifica e cooperazione reciprocamente vantaggiosa".

Lunedì Putin si è congratulato con il presidente Usa in dichiarazioni televisive e ha accolto con favore la sua intenzione di aprire un dialogo con Mosca. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha invece affermato che Putin ha risposto positivamente quando gli è stato chiesto di stabilire un contatto con Trump, aggiungendo che quest'ultimo intende contattare il presidente della Federazione Russa nel futuro prossimo. Lavrov ha insistito sul fatto che "gli interessi degli Usa non sono mai cambiati, indipendentemente dal fatto che si tratti di un democratico o di un repubblicano alla Casa Bianca. Questo interesse è di essere sempre più forte di qualsiasi concorrente."

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