Papa Francesco ha dato avvio al Giubileo 2025 aprendo la Porta Santa della Basilica di San Pietro la sera del 24 dicembre. Un rito antichissimo, con un cerimoniale suggestivo: per il Pontefice sarà la seconda volta dopo l'Anno Santo della Misericordia proclamato in forma straordinaria nel 2015
L'apertura del Giubileo ha un momento e un simbolo precisi, la schiusura dei battenti della Porta Santa da parte del Pontefice, che in questa occasione avviene nella sera di Natale.
Un rito di cui si ha notizia dal XV secolo e che vede il Papa protagonista di una liturgia in cui apre la Porta Santa ed è il primo a varcarne la soglia. Dopo di lui, per tutto l'Anno Santo, lo faranno milioni di pellegrini venuti da tutto il mondo a raccogliere l'indulgenza plenaria, ossia la remissione completa di tutti i peccati.
Per Papa Francesco è una seconda volta. Ha guidato infatti già il Giubileo della Misericordia del 2015.
Come avviene l'apertura della Porta Santa in occasione del Giubileo
Il Giubileo 2025, dedicato alla Speranza, parte da Piazza San Pietro. Non è stato sempre così, in passato l'unica Porta Santa esistente era quella della Basilica di San Giovanni in Laterano, che è formalmente la sede del Vescovo di Roma.
La porta ha un carico di significati che viene direttamente dal Vangelo (Giovanni 10, 7-9): "Allora Gesù disse loro di nuovo: 'In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo'".
Dopo la Bolla papale di indizione lo scorso maggio, che ha fissato inizio e fine dell'Anno Santo, il primo passo verso l'avvio del Giubileo è stata la ricognizione della Porta Santa, celebrazione avvenuta a San Pietro a inizio dicembre.
Tra un Giubileo e l'altro la chiave della serratura, infatti, è conservata all'interno del muro con cui viene bloccata la porta dall'interno. La muratura dei battenti sacri è una tradizione antichissima, che fino a qualche decennio fa vedeva lo stesso Pontefice impugnare un martello per aprire un varco tra i mattoni, procedura poi abbandonata per motivi di sicurezza.
Il passo successivo è l'apertura della Porta santa, che quest'anno è avvenuta la sera del 24 dicembre a San Pietro. La liturgia prevede una celebrazione in italiano e latino che che culmina nell'atrio di San Pietro con la richiesta del Papa (Aperite mihi portas iustitiæ, Apritemi le porte della giustizia) a cui i presenti rispondono (Ingressus in eas, confitebor Domino, Essendo entrato in loro, mi confesserò al Signore).
Quindi il Santo Padre sale in silenzio i gradini (coperti da una pedana per facilitare l'88enne Francesco, che è rimasto in sedia a rotelle, spinto dai suoi collaboratori) e spinge i battenti, tirati dall'interno da due addetti.
Dieci anni fa, aprendo il Giubileo straordinario, Bergoglio si era inginocchiato tra l'acclamazione dei concelebranti.
Cosa accade dopo l'apertura del Giubileo e quando termina
Con il primo Giubileo del 1300 voluto da Papa Bonifacio VIII si prevedeva un Anno santo ogni secolo, frequenza presto ridotta poi a 50 infine dal 1475 a 25 anni, a parte quelli straordinari, come l'Anno Santo del 1933 per la Redenzione e il 2015-16 dedicato alla Misericordia.
L’attuale porta a san Pietro, è stata realizzata nel 1949 e donata dalla Svizzera. La decorazione narra in quattro odini di formelle in bronzo la storia dell’uomo dal peccato originale fino alla resurrezione del Cristo salvatore.
Non è l’unica Porta Santa a disposizione dei fedeli. Nei prossimi giorni saranno aperte quelle delle altre basiliche maggiori di Roma (San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura) e anche una speciale allestita nel carcere di Rebibbia, una prima volta storica.
"Dopo inizierà un anno intero che si concluderà il 6 gennaio 2026 con la chiusura della Porta Santa di San Pietro. Questo rito che tiene dentro l'anno intero accade ogni 25 anni proprio perché ogni generazione possa fare esperienza di questo tempo di perdono", ha detto a Euronews Francesco Scalzotto, Officiale del Dicastero per l'Evangelizzazione.
Per il Giubileo sono attesi a Roma e in Vaticano oltre 30 milioni di pellegrini.