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Corea del Sud, sabato nuovo voto per l'impeachment del presidente Yoon dopo la legge marziale lampo

Primo voto di impeachment del presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol all'Assemblea nazionale di Seul, Corea del Sud, sabato 7 dicembre 2024.
Primo voto di impeachment del presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol all'Assemblea nazionale di Seul, Corea del Sud, sabato 7 dicembre 2024. Diritti d'autore  Jeon Heon-kyun/AP
Diritti d'autore Jeon Heon-kyun/AP
Di Jeremiah Fisayo-Bambi & AP
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Sarà necessario il sostegno di 200 dei 300 parlamentari, dopo il tentativo fallito della scorsa settimana. Se la mozione dovesse essere approvata, la decisione passerebbe alla Corte costituzionale

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I parlamentari della Corea del Sud terranno sabato una seconda votazione per l'impeachment del presidente Yoon Suk Yeol, dopo che l'imposizione della legge marziale lampo ha scatenato una crisi politica nel Paese.

Il voto di sabato richiederà il sostegno di 200 dei 300 membri dell'Assemblea nazionale per passare, e solo allora la palla passerà alla Corte costituzionale.

In caso di esito positivo del voto in parlamento, Yoon, che è attualmente sotto inchiesta penale per presunto tradimento e a cui è stato vietato di lasciare il Paese, sarà messo in congedo fino a quando la Corte non avrà emesso il suo verdetto, secondo quanto riportato da fonti locali.

Dopo essersi rifiutato di dimettersi, il presidente ha dichiarato giovedì che avrebbe "combattuto fino alla fine" e difeso la sua decisione di prendere il controllo del Paese.

Sebbene la decisione di Yoon sia stata revocata dopo solo sei ore, le richieste di dimissioni sono cresciute tra l'opposizione e persino all'interno del suo stesso partito, dando origine a una crisi politica senza precedenti.

Il presidente si è scusato per l'accaduto e ha dichiarato che non si sottrarrà alla responsabilità legale o politica.

"La dichiarazione della legge marziale è stata fatta per disperazione. Tuttavia, nel corso della sua attuazione, ha causato ansia e disagi alla popolazione. Sono molto dispiaciuto per questo e mi scuso sinceramente con le persone che devono essere rimaste molto scioccate", ha detto Yoon lo scorso sabato.

Il 3 dicembre, circa 300 militari armati hanno cercato di circondare il parlamento e di fare irruzione dopo l'imposizione della legge marziale, ma la situazione si è calmata sei ore dopo, quando l'Assemblea nazionale ha votato all'unanimità contro la legge marziale, costringendo Yoon a revocarla.

La legge sudcoreana consente al presidente di dichiarare la legge marziale solo in tempo di guerra o in situazioni di emergenza simili.

Yoon ha dichiarato che avrebbe lasciato al suo partito, (il conservatore Partito del potere popolare, Ppp) il compito di tracciare un percorso attraverso le turbolenze politiche del Paese, "comprese le questioni relative al mio mandato", ma alcuni membri si sono opposti e hanno definito la sua mossa "incostituzionale".

I manifestanti chiedono le dimissioni di Yoon

Decine di migliaia di persone hanno continuato ad affollare le strade che portano all'Assemblea nazionale sventolando striscioni e gridando slogan per chiedere le dimissioni di Yoon.

Sabato scorso, i manifestanti si sono radunati davanti alla sede del Ppp, vicino all'Assemblea, per chiedere ai suoi rappresentanti di votare per l'impeachment.

Una folla più piccola di sostenitori di Yoon si è radunata in altre zone di Seoul, definendo il tentativo di impeachment incostituzionale.

Pupazzo che raffigura il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol imprigionato, durante una manifestazione per chiedere il suo impeachment a Seoul, Corea del Sud, 12 dicembre 2024
Pupazzo che raffigura il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol imprigionato, durante una manifestazione per chiedere il suo impeachment a Seoul, Corea del Sud, 12 dicembre 2024 Ahn Young-joon/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.

Il Partito democratico, principale formazione di opposizione, e altri cinque piccoli partiti della minoranza che hanno presentato la mozione, hanno complessivamente 192 seggi. Solo tre parlamentari del Ppp hanno partecipato alla prima votazione per l'impeachment, che non è passata, non essendo stata raggiunta la soglia minima di 200 voti.

Il presidente dell'Assemblea nazionale, Woo Won Shik, ha definito il risultato "molto deplorevole" e un momento imbarazzante per la democrazia del Paese.

La maggior parte dei parlamentari del Partito del potere popolare di Yoon ha boicottato la votazione, nonostante il presidente del partito, Han Dong-hun, sia un critico di Yoon.

Durante una riunione, Dong-hun ha definito la dichiarazione di Yoon di giovedì "la confessione di una ribellione".

Lo scontro tra il presidente e il Parlamento

Se Yoon subirà l'impeachment questo sabato, i suoi poteri saranno sospesi fino a quando la Corte costituzionale non deciderà se rimuoverlo dall'incarico. Se verrà rimosso, le elezioni per la sua sostituzione dovranno svolgersi entro sessanta giorni.

Da quando è entrato in carica nel 2022, Yoon ha faticato a far passare il suo programma in un parlamento controllato dall'opposizione e ha dovuto fare i conti con un basso indice di gradimento a causa degli scandali che hanno coinvolto lui e sua moglie.

Nell'annunciare la legge marziale il 3 dicembre, il leader sudcoreano ha definito il parlamento un "covo di criminali" che impantana gli affari dello Stato e ha giurato di eliminare "gli spudorati seguaci della Corea del Nord e le forze antistatali".

La dichiarazione di legge marziale è stata la prima nel Paese da oltre quarant'anni. L'agitazione ha paralizzato la politica sudcoreana e ha scatenato l'allarme di partner diplomatici chiave come gli Stati Uniti e il Giappone.

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