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Chi è al-Golani: leader di Hayat Tahrir al-Sham che ha guidato la caduta di Assad

Abu Mohammad al-Golani
Abu Mohammad al-Golani Diritti d'autore  AP
Diritti d'autore AP
Di Sertac Aktan
Pubblicato il
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Ahmad al-Sharaa, noto con il nome di Abu Mohammed al-Golani, si è trasformato da leader affiliato ad al-Qaeda in una figura di riferimento che promuove il pluralismo. Nonostante i suoi tentativi di moderazione, rimangono dubbi sulle sue intenzioni democratiche

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Un jihadista e un estremista? O un nuovo volto di una Siria moderna e tollerante?

Ahmad al-Sharaa, noto col nome di battaglia Abu Mohammed al-Golani oppure al-Jolani che lo collega idealmente alle alture siriane del Golan occupate da Israele dal 1967, leader militante la cui insurrezione ha rovesciato il presidente Bashar al-Assad, ha a lungo perseguito un'agenda politica e militare.

al-Golani ha cambiato molte volte la sua posizione politica per ottenere sostegno e a volte ha sfidato gli ordini per eliminare i rivali.

Ora sta lavorando duramente per reinventare sia il suo rapporto con la Siria sia la sua immagine pubblica, dopo aver rinunciato ai suoi legami con al-Qaeda ed essersi presentato come un campione del pluralismo e della tolleranza.

Con l'insurrezione in corso ha abbandonato il suo nome di guerra e ha iniziato a usare il suo vero nome, Ahmad al-Sharaa. Tuttavia, la portata della sua trasformazione da estremista jihadista a aspirante costruttore di uno Stato è ora messa alla prova.

Cosa accadrà ora in Siria

Con Assad in fuga e gli insorti che controllano la capitale Damasco, rimane incerto il modo in cui la Siria sarà governata.

In Siria vivono diverse comunità etniche e religiose, spesso divise dal regime di Assad e da anni di conflitto. Molti temono l'ascesa degli estremisti islamici sunniti. Il Paese è anche frammentato tra varie fazioni armate, con potenze straniere come la Russia, l'Iran, gli Stati Uniti e Israele tutte coinvolte, ognuna con i propri interessi.

Il 42enne al Golani, etichettato come terrorista dagli Stati Uniti, non è apparso pubblicamente da quando Damasco è caduta domenica scorsa. Tuttavia, lui e il suo gruppo di insorti, Hayat Tahrir al-Sham (Hts), molti dei cui combattenti sono jihadisti, sono ora pronti a giocare un ruolo importante.

Per anni, al-Golani ha manovrato all'interno delle organizzazioni estremiste, eliminando rivali ed ex alleati. Ha rassicurato le minoranze religiose ed etniche della Siria, stringendo legami con varie tribù e altri gruppi.

Lungo il percorso, al-Golani si è liberato della sua identità di guerrigliero islamista della linea dura, optando per abiti eleganti durante le interviste con la stampa. Ha parlato della costruzione di istituzioni statali e del decentramento del potere per riflettere meglio la diversità della Siria.

"La Siria merita un sistema di governo istituzionale, non un sistema in cui un singolo governante prenda decisioni arbitrarie", ha dichiarato in un'intervista alla Cnn la scorsa settimana, ventilando la possibilità che l'Hts venga sciolto dopo la caduta di Assad.

Come ha tagliato i suoi legami con al-Qaeda?

I legami di al-Golani con al-Qaeda risalgono al 2003, quando si unì agli estremisti che combattevano le truppe statunitensi in Iraq.

Il siriano è stato arrestato dall'esercito statunitense ma è rimasto in Iraq. In quel periodo, al Qaeda ha usurpato gruppi affini e ha formato l'estremista Stato Islamico dell'Iraq, guidato da Abu Bakr al-Baghdadi.

Nel 2011, quando la rivolta popolare contro il regime siriano di Assad scatenò una brutale repressione governativa e portò a una guerra totale, al Baghdadi inviò al Golani in Siria per fondare un ramo di al-Qaeda chiamato "Fronte Nusra".

Gli Stati Uniti hanno etichettato il nuovo gruppo come organizzazione terroristica e tale designazione rimane tuttora in vigore. Washington ha anche messo una taglia di 10 milioni di dollari su di lui.

Lotta all'Isis nella regione

Con l'intensificarsi della guerra civile siriana nel 2013, si sono intensificate anche le ambizioni di al Golani. Ha sfidato gli appelli di al-Baghdadi a sciogliere il Fronte Nusra e a fonderlo con le operazioni di al-Qaeda in Iraq per formare lo Stato Islamico dell'Iraq e della Siria, o Isis.

al Golani ha comunque giurato fedeltà ad al-Qaeda, che in seguito si è dissociata dall'Isis. Il Fronte Nusra ha combattuto l'Isis e ha eliminato gran parte della sua concorrenza tra l'opposizione armata siriana a Bashar al-Assad.

Legge islamica senza tolleranza

Nella sua prima intervista del 2014, al-Golani ha dichiarato che il suo obiettivo era quello di vedere la Siria governata dalla legge islamica e ha chiarito che non c'era spazio per le minoranze alawite, sciite, druse e cristiane del Paese.

Nel 2016, al-Golani ha rivelato per la prima volta il suo volto al pubblico in un videomessaggio in cui annunciava che il suo gruppo si sarebbe ribattezzato "Jabhat Fateh al-Sham" (Fronte per la conquista della Siria) e avrebbe tagliato i suoi legami con al Qaeda.

"Questa nuova organizzazione non è affiliata a nessuna entità esterna", ha dichiarato nel video, ripreso con indosso abiti militari e un turbante.

In seguito, l'Hts si è scontrato con militanti islamisti indipendenti, rafforzando ulteriormente al-Golani e il suo gruppo come potenza leader nella Siria nord-occidentale, in grado di governare con il pugno di ferro.

Chi sarà il leader dei siriani al-Golani o al-Sharaa

Consolidato il suo potere, al-Golani iniziò una trasformazione che pochi avrebbero potuto immaginare. Sostituendo l'abito militare con camicia e pantaloni, iniziò a fare appello alla tolleranza religiosa e al pluralismo.

Ha fatto appello alla comunità drusa di Idlib, che il Fronte Nusra aveva preso di mira in precedenza, e ha visitato le famiglie dei curdi uccisi dalle milizie sostenute dalla Turchia.

Nel 2021, al-Golani ha avuto la sua prima intervista con un giornalista americano sulla Pbs. Con indosso un blazer e i capelli corti raccolti all'indietro, il leader dell'Hts, ora più pacato, ha dichiarato che il suo gruppo non rappresenta una minaccia per l'Occidente e che le sanzioni imposte contro di lui sono ingiuste.

Chi sarà il nuovo leader dei siriani? Abu Mohammed al-Golani, con le sue forti convinzioni per uno Stato Islamico o Ahmad al-Sharaa, con il suo approccio morbido che mitiga le diverse fazioni della società dove è possibile una democrazia con una governance decentrata?

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