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Libano, nuovi raid di Israele: l'Iran promette conseguenze, si riunisce Consiglio Sicurezza Onu

La Striscia di Gaza è stata bombardata senza sosta per un anno dall'esercito israeliano.
La Striscia di Gaza è stata bombardata senza sosta per un anno dall'esercito israeliano. Diritti d'autore  AP/Copyright 2023, The AP. All rights reserved
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Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Colpito il sud del Libano, ci sono morti e feriti a Tiro. Il Paese conta quasi 2.700 vittime in poco più di un mese. Dopo gli attacchi israeliani di sabato, l'Iran minaccia di rispondere: si riunisce il Consiglio di Sicurezza Onu

Almeno cinque persone sono morte e dieci sono rimaste ferite in attacchi aerei delle Forze di difesa di Israele (Idf) sulla città di Tiro, nel Libano meridionale, secondo l'agenzia di stampa Nna. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno confermato di avere colpito infrastrutture e di avere ucciso diversi miliziani di Hezbollah nelle ultime 24 ore.

Il bilancio delle vittime in Libano sale a 2.672 morti e 12.468 feriti, in poco più di un mese di conflitto nel Paese, secondo il ministero della Sanità locale. Diverse decine di persone sono morte finora invece nel nord di Israele, dove sono arrivati nelle prime ore di lunedì altri novanta razzi.

L'Iran promette di rispondere agli attacchi israeliani di sabato

Si prova a fare i conti intanto con la rappresaglia lanciata sabato da parte di Israele contro siti militari in Iran, che aveva inviato missili e droni contro città israeliane il primo ottobre.

Le conseguenze dell'attacco di Israele all'Iran, che ha causato la morte di quattro soldati, saranno "amare e inimmaginabili" ha detto il comandante delle Guardie rivoluzionarie iraniane, Hossein Salami, come riportato dall'agenzia di stampa iraniana Tasnim.

"L'Iran non esiterà a esercitare il suo diritto intrinseco e legittimo di difendere la propria sovranità nazionale e integrità territoriale, sulla base del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite", ha aggiunto domenica il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, in una conversazione telefonica con il suo omologo britannico David Lammy.

Dalla reazione complessiva di Teheran e da valutazioni di intelligence sembra tuttavia che l'Iran non sia intenzionato a colpire nuovamente, evitando dunque un'ulteriore espansione del conflitto che, dopo un anno di guerra a Gaza, si è già allargato al Libano.

L'Iraq ha tuttavia condannato l'uso del suo spazio aereo da parte di Israele per il lancio di missili contro l'Iran in una lettera di protesta inviata al capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres e al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che lunedì si riunisce per discutere della situazione.

"Deve prevalere il senso di responsabilità. Tutti devono fare la propria parte e l'Iran deve anche convincere Hezbollah, Houti e miliziani siriani a non attaccare più Israele. Ora prevalga la diplomazia", ha esortato in interviste ad alcuni quotidiani italiani il ministero degli Esteri, Antonio Tajani.

X elimina un account in ebraico di Ali Khamenei

Il social network X ha sospeso il nuovo account della Guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, che pubblicava post in ebraico. "X sospende gli account che violano le regole di X", si legge nella comunicazione, ma al momento non è chiaro quale sia la violazione contestata.

L'account era stato aperto domenica, dopo l'attacco lanciato da Israele sull'Iran, con un messaggio in ebraico che recitava: "Nel nome di Dio, il più misericordioso", un saluto islamico.

Per anni, l'ufficio di Khamenei ha mantenuto più account in diverse lingue per l'85enne leader supremo sulla piattaforma di Elon Musk. Non è la prima volta che viene sospeso o rimosso dai social. Già a febbraio Meta aveva eliminato i suoi account Facebook e Instagram per il sostegno a Hamas dopo l'attacco del 7 ottobre 2023 contro Israele.

Nella giornata di domenica, l'ayatollah ha avvertito Israele, dichiarando che sta commettendo "un errore di calcolo nei confronti dell'Iran" e che non è ancora riuscito "a comprendere correttamente la forza, l'iniziativa e la determinazione del popolo iraniano".

Lo stesso Khamenei aveva dichiarato che le azioni militari israeliane contro l'Iran "non devono essere né esagerate né minimizzate".

Le piattaforme social come X e Facebook sono bloccate in Iran da anni, obbligando la popolazione a utilizzare reti private per accedervi.

Proseguono i raid su Gaza e i colloqui in Qatar

A Doha riprendono gli incontri per un cessate il fuoco nella Striscia. Il negoziatore israeliano, il capo del Mossad David Barnea, è rimasto in Qatar dopo un incontro in merito a un possibile accordo sugli ostaggi a cui hanno partecipato i responsabili delle intelligence di Stati Uniti ed Egitto, oltre alle autorità qatarine.

Un alto funzionario di Hamas, Husam Badran, ha fatto sapere che il gruppo palestinese è aperto a un accordo e che le "richieste sono note", secondo quanto riporta la stampa israeliana. Tuttavia, una delle richieste è il ritiro dell'esercito israeliano da Gaza, opzione che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha finora rigettato, almeno pubblicamente.

Il Segretario generale Onu Guterres ha dichiarato su X che "Le devastazioni e le privazioni derivanti dalle operazioni militari di Israele nel nord di Gaza stanno rendendo le condizioni di vita insostenibili per la popolazione palestinese", rinnovando la necessità di un immediato cessate il fuoco.

Nonostante gli sforzi diplomatici, le Forze di difesa israeliane hanno affermato che le truppe stanno effettuando incursioni mirate nella zona centrale di Gaza e hanno ucciso diversi combattenti appartenenti a gruppi terroristici. L'esercito ha combattuto anche nelle aree di Rafah e Jabaliya.

"Le forze continuano i loro sforzi per evacuare i civili in aree sicure, nonostante gli sforzi di Hamas per impedire ai civili di farlo", ha dichiarato l'Idf.

Un palestinese è stato ucciso mentre altri sono rimasti feriti, all'alba di oggi, quando le Forze di difesa israeliane hanno bombardato una casa a nord del campo di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo ha riferito l'agenzia di stampa palestinese Wafa.

Come riportato da Al Jazeera, un ulteriore attacco israeliano è stato condotto nel quartiere Shujayea di Gaza City, causando la morte di almeno tre persone.

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