Dal Consiglio di sicurezza Onu, il ministro degli Esteri francese fa sapere che Parigi e Washington stanno lavorando a una bozza di cessate il fuoco in Libano. Ma Israele fa sapere che continuerà ad attaccare Hezbollah
Il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha dichiarato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che Francia e Stati Uniti hanno compiuto importanti progressi sulla loro proposta di un cessate il fuoco di 21 giorni tra Israele e Hezbollah.
Barrot ha dichiarato che Parigi e Washington “contano sul fatto che entrambe le parti la accettino senza indugio, per proteggere le popolazioni civili e consentire l'avvio di negoziati diplomatici”.
La notizia giunge tra i timori di un'ulteriore escalation tra Israele e il gruppo militante sostenuto dall'Iran, che sembra avvicinare il Medio Oriente a una vera e propria guerra regionale.
Il Segretario di Stato Antony Blinken ha dichiarato che gli Stati Uniti sono “intensamente impegnati con un certo numero di partner per attenuare le tensioni in Libano e lavorare per ottenere un accordo di cessate il fuoco che avrebbe molti vantaggi per tutti gli interessati”. Gli Stati Uniti sperano che il cessate il fuoco possa portare a una stabilità a lungo termine nella regione.
L'invito al cessate il fuoco in Libano
"La situazione tra Libano e Israele dall'8 ottobre 2023 è intollerabile e presenta un rischio inaccettabile di una più ampia escalation regionale. Non è nell'interesse di nessuno, né del popolo di Israele né di quello libanese. È tempo di concludere un accordo diplomatico che permetta ai civili di entrambi i lati del confine di tornare alle loro case in sicurezza. La diplomazia, tuttavia, non può avere successo in un'escalation del conflitto.
Chiediamo quindi un immediato cessate il fuoco di 21 giorni lungo il confine tra Libano e Israele per dare spazio alla diplomazia verso la conclusione di un accordo diplomatico coerente con la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e l'attuazione della risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite riguardante il cessate il fuoco a Gaza.
Siamo quindi pronti a sostenere pienamente tutti gli sforzi diplomatici per concludere un accordo tra Libano e Israele entro questo periodo, sulla base degli sforzi compiuti negli ultimi mesi, che ponga fine a questa crisi", è quanto si legge in una nota diffusa dalla Commissione europea e dalla Casa Bianca e sostenuta da Australia, Canada, Unione europea, Francia, Germania, Italia, Giappone, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar.
Netanyahu nega il cessate il fuoco
L'ufficio del primo ministro israeliano ha negato la notizia del cessate il fuoco, spiegando che si tratta di una proposta avanzata da Francia e Stati Uniti. "La notizia del cessate il fuoco non è vera. Si tratta di una proposta franco-americana, alla quale il primo ministro non ha nemmeno risposto", si legge in una nota diffusa dall'ufficio stampa di Netanyahu.
Poco dopo gli ha fatto eco il ministro degli Esteri Israel Katz. "Continueremo a combattere il gruppo terroristico Hezbollah con tutte le nostre forze fino alla vittoria e al ritorno dei residenti del nord alle loro case in sicurezza", ha detto Katz.