Le sirene dei raid aerei hanno suonato mercoledì mattina a Tel Aviv dopo il lancio di un missile dal Libano rivendicato da Hezbollah contro il quartier generale del Mossad. Rinviata partenza per New York di Netanyahu
Il ministero della Salute libanese ha riferito mercoledì della morte di decine di persone in raid israeliani su un villaggio a nord di Beirut e nel sud del Libano. L'Idf ha dichiarato di aver colpito duemila obiettivi di Hezbollah da lunedì e che solo mercoledì sono stati lanciati 110 razzi dal Libano.
"Oggi Hezbollah ha ampliato il suo raggio di fuoco. Più tardi riceverà una risposta molto forte", ha dichiarato il capo di Stato maggiore israeliano Herzi Halevi, mentre era in visita ad alcune brigate al confine con il Libano. "I vostri stivali entreranno nei villaggi che Hezbollah ha trasformato in una vasta postazione militare, incontrerete i miliziani e gli dimostrerete che cosa significa affrontare un esercito professionale, altamente qualificata e con esperienza di battaglia. Li distruggerete".
Per raggiungere questo scopo, ha proseguito Halevi, l'Idf sta preparando l'invasione di terra. Secondo il Pentagono, l'operazione non sarebbe imminente.
Nel frattempo il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dato luce verde ai colloqui con gli Usa per un cessate il fuoco in Libano. Gli Stati Uniti parleranno con il governo libanese per avere contatti indiretti con Hezbollah.
L'Italia ha intanto invitato i suoi cittadini a lasciare il Libano al più presto, mentre resteranno nel Paese i 1.200 militari della Brigata Sassari, nella missione Unifil.
Hezbollah rivendica lancio missile balistico diretto contro il quartier generale del Mossad
I sistemi di difesa aerea israeliani David's Sling hanno intercettato mercoledì un missile rilevato in transito dal Libano, ha detto l'unità del portavoce dell'Idf dopo che le sirene hanno suonato a Tel Aviv, Netanya e nelle aree circostanti. Non sono stati segnalati danni o vittime.
Secondo Hezbollah quello lanciato era un missile balistico diretto contro il quartier generale del Mossad nel centro di Israele, vicino Tel Aviv, come ritorsione per le esplosioni dei cercapersone in Libano durante le quali sono morte decine di persone e sono state ferite migliaia.
Hezbollah ha lanciato 300 razzi martedì, ferendo sei soldati e civili israeliani, la maggior parte dei quali in modo lieve, secondo l'esercito israeliano. Il Ministero della Salute libanese ha invece affermato che almeno 569 persone sono state uccise negli attacchi israeliani da lunedì, tra cui 50 bambini e 94 donne, e che più di 1.800 sono rimaste ferite.
Dopo il lancio del missile terra-terra verso l'area di Tel Aviv dal Libano l'Idf ha inviato un messaggio ai libanesi dove si legge: "Per la vostra sicurezza, non tornate nelle vostre case fino a nuovo avviso", specificando che l'esercito israeliano continua a colpire obiettivi terroristici. In migliaia sono ancora in fuga per lasciare le loro abitazioni in Libano.
A New York riunione di emergenza per discutere situazione in Libano
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite terrà mercoledì una riunione d'urgenza per discutere della situazione in Libano dopo l'escalation con Israele e i raid aerei delle Idf che hanno causato oltre 500 morti. Lo ha annunciato la presidenza slovena del Consiglio di sicurezza Onu: l'incontro si terrà su richiesta della Francia e si svolgerà alle 18 ora di New York alla presenza del Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.
Nel frattempo è stato nuovamente rinviato il viaggio negli Stati Uniti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per partecipare alla 79ma sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Secondo la stampa il premier dovrebbe essere a New York venerdì.
Striscia di Gaza: morti una donna e cinque figli a Rafah
Una donna palestinese e cinque dei suoi figli sono stati uccisi in un bombardamento delle Forze di difesa di Israele su Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo fonti dell'agenzia di stampa palestinese Wafa le Idf hanno bombardato un'abitazione nella città di Nasr, a nord-est di Rafah, uccidendo la donna e i minori e ferendo un numero imprecisato di persone.
Nelle ultime 24 ore almeno otto case sono state distrutte e almeno 53 palestinesi sono stati uccisi in tutta la Striscia.
Giorgia Meloni all'Assemblea delle Nazioni Unite: Israele rispetti il diritto internazionale
Nel suo intervento all'assemblea generale dell'Onu martedì sera, nella notte in Italia, la premier Giorgia Meloni ha toccato diversi temi, dalla guerra in Ucraina all'immigrazione fino alla siuazione in Venezuela e all'escalation in Libano.
"Affermiamo il diritto dello Stato di Israele di difendersi da attacchi esterni, come quello orribile del 7 ottobre scorso, ma allo stesso tempo chiediamo ad Israele di rispettare il diritto internazionale, tutelando la popolazione civile, anch'essa vittima in gran parte di Hamas e delle sue scelte distruttive", ha detto la premier italiana.
"E seguendo lo stesso ragionamento sosteniamo, ovviamente, anche il diritto del popolo palestinese ad avere un proprio Stato, ma affinché questo possa vedere presto la luce è necessario che i palestinesi lo affidino a una leadership ispirata al dialogo, alla stabilizzazione del Medio Oriente e all'autonomia", ha aggiunto Meloni citando gli Accordi di Abramo come esempio di "convivenza e cooperazione vantaggiosa sulla base del mutuo riconoscimento".