L'ambasciatore russo in Corea del Sud è stato convocato venerdì dal governo di Seoul per chiarimenti. Il ministro degli Esteri sudcoreano si è consultato con i colleghi degli Stati Uniti e del Giappone: al vaglio misure per rispondere alla minaccia
La Corea del Sud ha convocato l'ambasciatore russo per chiarimenti sul patto di mutua assistenza militare firmato a Pyongyang mercoledì da Vladimir Putin e Kim Jong-un.
Il viceministro degli Esteri sudcoreano, Kim Hong-kyun, ha riceuto venerdì il rappresentante russo, Georgy Zinoviev, chiedendo di interrompere la cooperazione militare tra Russia e Corea del Nord, che da parte sua ha celebrato il trattato come "il più forte di sempre".
Scambio di accuse tra Corea del Sud e Russia sul patto di difesa tra Putin e Kim
"Il supporto militare russo può avere un impatto negativo nelle relazioni bilaterali" ha fatto sapere il viceministro, che ha invitato i russi ad "agire responsabilmente".
I tentativi di intimidire la Russia "sono inaccettabili", ha dichiarato invece Zinoviev secondo l'ambasciata russa a Seoul.
La cooperazione tra Russia e Corea del Nord non è finalizzata a un Paese terzo", ha precisato l'ambasciata in un post su X dopo la convocazione al ministero.
La reazione degli Usa all'alleanza tra Russia e Corea del Nord
Il ministro degli Esteri della Corea del Sud, Cho Tae-yul, e il segretario di Stato americano Antony Blinken hanno condannato il trattato come una grave minaccia alla pace e alla stabilità regionale, ha dichiarato venerdì il ministero degli Esteri di Seoul in un comunicato.
I due hanno discusso le modalità di risposta e hanno concordato di monitorare da vicino la situazione. Cho ha anche parlato al telefono anche con il ministro degli Esteri giapponese Yoko Kamikawa.
Lo scontro diplomatico avviene mentre la tensione tra le due Coree rimane alta per i programmi nucleari del Nord e per le iniziative di propaganda al confine.
La Corea del Nord starebbe peraltro costruendo un muro su alcuni chilometri di confine, secondo immagini satellitari analizzate dalla Bbc. Le immagini sembrano mostrare almeno tre punti in cui sono state erette barriere sul punto più orientale della linea di demarcazione, che è una zona demilitarizzata secondo la tregua in vigore tra i due Paesi.
Queste strutture non erano visibili in un'immagine datata novembre 2023, ha notato l'emittente britannica.