Guerra in Ucraina: Scholz, Macron e Tusk a Berlino per "vincere contro la Russia"

Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, con il presidente francese Emmanuel Macron (a sinistra) e il primo ministro polacco Donald Tusk a Berlino, (15 marzo 2024)
Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, con il presidente francese Emmanuel Macron (a sinistra) e il primo ministro polacco Donald Tusk a Berlino, (15 marzo 2024) Diritti d'autore Ebrahim Noroozi/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
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Di Gabriele Barbati
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I leader di Germania, Francia e Polonia da Berlino lanciano le priorità per l'Ucraina: più armi da comprare e da produrre "per non lasciare vincere la Russia". La reazione di Mosca e la cautela dell'Italia sul rischio di una nuova guerra mondiale

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I leader di Germania, Francia e Polonia hanno annunciato un'intesa per accelerare la fornitura di armi all'Ucraina, dopo un incontro a tre venerdì a Berlino.

Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha ricevuto il primo ministro polacco Donald Tusk e il presidente francese, Emmanuel Macron, con cui di recente ha avuto una forte divergenza sull'ipotesi di inviare soldati in Ucraina.

Francia, Germania, Polonia fissano le priorità militari per l'Ucraina

"Abbiamo concordato una serie di priorità: acquisteremo ancora più armi per l'Ucraina e lo faremo sull'intero mercato mondiale" ha detto Scholz, che giovedì si è aggiornato con il presidente Zelensky sulle necessità militari di Kiev.

Per il cancelliere tedesco verrà anche "ampliata la produzione con partner ucraini di attrezzature militari" e sopratutto, dopo il rifiuto in settimana a fornire missili Taurus, si lavora "a unacoalizione per l'artiglieria missilistica a lungo raggio".

Le dichiarazioni arrivate da Berlino sono in linea con la decisione dell'Unione Europea di un Fondo per l'assistenza all'Ucraina e lo stanziamento di 500 milioni di euro per aumentare la produzione di proiettili d'artiglieria, dopo avere mancato la promessa di fornire un milione di munizioni a Kiev.

La Commissione europea stima di raggiungere una capacità produttiva di 1,7 milioni di proiettili all'anno entro la fine del 2024 e di raggiungere i 2 miloni nel 2025.

Macron a Scholz e Tusk: "Non lasceremo che la Russia vinca"

"Siamo uniti e decisi a non lasciare mai che la Russia vinca" ha dichiarato Macron "sostenere il popolo ucraino fino in fondo è una forza per la nostra sicurezza e per la nostra Europa".

Macron ha ribadito il sostegno al piano avviato dalla Repubblica Ceca per l'acquisto di munizioni e proiettili al di fuori dell'Unione Europea, senza fornire dettagli.

"Vogliamo spendere i nostri soldi, vogliamo aiutare in ogni modo possibile, subito, in modo che la situazione dell'Ucraina nelle prossime settimane e mesi migliori, non peggiori" ha detto invece il polacco Tusk.

Nella riunione a tre, un format ribattezzato Triangolo di Weimar, si è discussa in realtà anche l'ipotesi, sempre più concreta, di acquistare armamenti per la difesa ucraina con il patrimonio russo congelato dall'Unione europea dopo l'invasione del febbraio 2022.

Per Mosca la Francia è in guerra, Tajani: "Rischio Terza guerra mondiale"

Al di là degli annunci e delle buone intenzioni, la Germania ha mostrato finora una certa cautela affinchè armare l'Ucraina non sfoci in una scontro aperto tra Europa e Russia.

Una preoccupazione condivisa dall'Italia: mandare soldati in Ucraina "e fare guerra alla Russia significa rischiare la Terza guerra mondiale" ha detto venerdì il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha commentato in particolare le dichiarazioni di Macron. 

"La Francia è già nel conflitto e con queste affermazioni" ha detto Peskov "è pronta ad aumentare il suo coinvolgimento".

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