Polonia, si riunisce la commissione d'inchiesta sulle intercettazioni illegali con Pegasus

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Si indaga in Polonia sull'operato del precedente governo, in particolare sulla sorveglianza illegale, attuata tramite il software Pegasus, nei confronti di politici, giudici e attivisti dell'allora opposizione

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Il 19 febbraio si terrà al Parlamento polacco una riunione della Commissione d'inchiesta sul presunto utilizzo dello spyware israeliano Pegasus da parte del precedente governo, della polizia e dei servizi segreti.  

L'esecutivo attuale, ma anche la società civile, soprattutto quella non favorevole al partito di destra radicale Diritto e Giustizia (PiS), parla di una lunghissima lista di persone sorvegliate illegalmente.

L'inchiesta per le intercettazioni illegali in Polonia

Al governo dal 2015 al 2023, PiS è sospettato di aver spiato politici dell'opposizione, giudici e persone critiche nei confronti della sua gestione.

In Polonia la vicenda è deflagrata da quando il nuovo governo guidato dall’ex presidente del Consiglio europeo Donald Tusk è subentrato a Diritto e Giustizia. Il cambio della guardia si è avvalso anche delle informazioni fornite da Citizen Lab, gruppo di monitoraggio della sicurezza informatica, che non ha dubbi: Pegasus è stato utilizzato per sorvegliare diverse persone nel Paese.

Uno di loro è l'esponente dell'allora opposizione a PiS, Bartosz Kramek della Fondazione Open Dialogue, che - a suo dire - è stato al centro di rigidi controlli e persino di intercettazioni illegali.

"Si trattava di intercettazioni, ma anche di video registrati nelle camere d'albergo in cui alloggiavo - dice Kramek - controllavano le operazioni che facevo con la mia carta di credito quando si trattava di servizi alberghieri e non solo".

"La Costituzione in Polonia è stata violata"

Grazie alle rivelazioni di un informatore, Bartosz Kramek ha potuto presentare la sua denuncia. A difenderlo è Jacek Dubois, un avvocato che rappresenta anche altre presunte vittime di intercettazioni illegali.

Dubois è chiaro: "La sorveglianza è possibile, ma c'è una limitazione costituzionale: il controllo deve avvenire con il consenso della magistratura, che ha regole rigorosamente definite perché ciò avvenga. Lo Stato non ha il diritto di controllare i cittadini, di essere il custode della loro moralità. La Costituzione è stata dunque violata". 

Sul fronte opposto, il partito PiS  assicura che tutte le attività operative dei servizi speciali hanno avuto luogo in modo legale.

Da quando è al governo, la coalizione filoeuropea è al centro di un braccio di ferro politico con il presidente conservatore Andrzej Duda, sostenuto dal PiS.

Il primo ministro polacco Donald Tusk e il presidente Andrzej Duda partecipano a una riunione del Consiglio di Gabinetto a Varsavia
Il primo ministro polacco Donald Tusk e il presidente Andrzej Duda partecipano a una riunione del Consiglio di Gabinetto a VarsaviaCzarek Sokolowski/Copyright 2024 The AP. All rights reserved

La nuova maggioranza ha avviato altre due commissioni d’inchiesta, legate alle azioni messe in campo dal precedente esecutivo: una per non aver indetto le elezioni presidenziali durante la pandemia di Covid-19; l'altra sulla distribuzione di visti polacchi a pagamento da parte dei consolati in vari Paesi.

Risorse addizionali per questo articolo • Stefania De Michele

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