Le presidenziali erano in programma per il 2025 ma lo scorso dicembre Aliyev ha indetto elezioni anticipate anche per sfruttare la popolarità seguita alla riconquista del Nagorno-Karabakh
Voto anticipato in Azerbaigian per eleggere il presidente della Repubblica: le elezioni si sarebbero dovute tenere nel 2025 ma lo scorso dicembre il presidente in carica Ilham Aliyev aveva deciso di cavalcare l'onda dei consensi dopo la vittoria militare contro i separatisti armeni nel Nagorno-Karabakh.
Nonostante i sette candidati registrati, secondo gli exit poll Aliyev, il leader del Partito Nuovo Azerbaigian, ha ottenuto il 93,9 per cento dei voti.
Affluenza oltre il 76 per cento
Sui 6 milioni degli aventi diritto, 4.971.032 persone si sono recati alle urne per le elezioni presidenziali. L'affluenza è stata del 76,73 per cento, l'ultima volta che gli azeri erano andati al voto nel 2018 era stata del 74 per cento.
Tra i seggi, per la prima volta nella storia del Paese, si è votato anche nei territori del Karabakh. Aliyev e la moglie Mehriban Aliyev hanno votato a Khankendi (Stepanakert in armeno), principale città del Nagorno-Kharabak.
Nessun limite di due mandati
Nel 2009 l'Azerbaigian ha cancellato il limite di due mandati consecutivi: Aliyev si è così assicurato di poter correre per la presidenza un numero illimitato di volte. Con una riforma costituzionale approvata dal referendum del 26 settembre del 2016, Aliyev ha invece introdotto nuove cariche governative, nominando sua moglie Mehriban Aliyeva primo vice presidente.
Grazie alla stessa riforma il leader del partito al potere ha prolungato il mandato presidenziale da 5 a 7 anni.
62 anni, Aliyev è presidente dal 2003 in seguito alla morte di suo padre Heydar Aliyev, ex ufficiale del Kgb e leader dell'era comunista alla guida del Paese dal 1993.
La denuncia di Amnesty International: aumentata la repressione in vista delle elezioni
Alla vigilia delle elezioni del 7 febbraio Amnesty International ha denunciato l’aumento della repressione sul diritto alla libertà d’espressione. Il riferimento è nei confronti di coloro che criticano il presidente in carica Ilham Aliyev.
"Dal novembre 2023 le autorità di Baku hanno arrestato 13 dissidenti pacifici, tra i quali giornalisti, oppositori politici e un difensore dei diritti umani - denuncia l'ong impegnata nella difesa dei diritti umani -. Almeno 11 di loro sono al momento in carcere per dubbie accuse. Molte altre persone, giornalisti inclusi, sono fuggiti all’estero per il timore di persecuzioni."
Una delegazione italiana Osce in Azerbaigian
L’Italia partecipa con una rappresentanza parlamentare all’osservazione delle elezioni anticipate del presidente della Repubblica: il team della delegazione italiana presso l’assemblea parlamentare dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce) ha osservato il regolare svolgimento delle elezioni nella capitale azera Baku.