La sessione inaugurale del Parlamento serbo è stata interrotta dalla protesta della coalizione di opposizione "Serbia contro la violenza" che accusa il partito al potere, l'Sns del presidente Vučić, di aver vinto le elezioni grazie a brogli e irregolarità
Fischi, cori e cartelli di protesta hanno caratterizzato la sessione inaugurale del Parlamento serbo martedì.
Riunita per la prima volta dalle elezioni parlamentari dello scorso 17 dicembre, l'Assemblea nazionale ha vissuto momenti di tensione quando i deputati dell'opposizione si sono radunati intorno alla tribuna dello speaker in protesta, tenendo in mano cartelli con la scritta "Avete rubato le elezioni" e foto del presidente Aleksandar Vučić con una didascala che recitava "Il boss della mafia".
L'opposizione accusa brogli e irregolarità elettorali
Le elezioni parlamentari e locali, infatti, sono aspramente contestate dall'opposizione e da una parte della popolazione serba, che da settimane scende in piazza accusando il Partito progressista serbo (Sns), che ha ottenuto la maggioranza, di aver vinto grazie a brogli elettorali e altre irregolarità.
Il partito al governo, di cui fa parte lo stesso presidente Vučić, ha ottenuto 129 seggi su 250, mentre la coalizione di opposizione, chiamata "Serbia contro la violenza", è arrivata seconda con 65 deputati. Le elezioni non prevedevano il voto presidenziale, ma le autorità di governo, sostenute dai media filogovernativi, hanno gestito la campagna come un referendum su Vučić.
Da tempo l'opposizione accusa il presidente, al potere dal 2012, di limitare le libertà democratiche, permettendo intanto alla corruzione e al crimine organizzato di dilagare.
Le conclusioni della missione di monitoraggio indipendente
La commissione elettorale statale ha dichiarato il partito di Vučić vincitore delle elezioni e ha respinto i ricorsi dell'opposizione. Ma un rapporto preliminare redatto grazie a una missione di monitoraggio indipendentecomposta da rappresentanti di organizzazione internazionali per i diritti ha dichiarato che le elezioni sono state "inficiate da una dura retorica, da pregiudizi nei media, da pressioni sui dipendenti del settore pubblico e da un uso improprio delle risorse pubbliche".
Secondo le conclusioni congiunte dell'Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani dell'Osce, dell'Assemblea parlamentare dell'Osce, dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa e del Parlamento europeo, si sono verificate gravi irregolarità, tra cui casi di compravendita di voti e schede precompilate. Il Parlamento europeo dovrebbe rilasciare una dichiarazione sul voto giovedì.