La Russia ha colpito martedì con droni e missili la capitale e la seconda maggiore città dell'Ucraina, secondo le autorità locali. A Kiev è appena terminata la visita del primo ministro della Polonia, Donald Tusk
Attacchi russi sulle principali città ucraine, Kiev e Kharkiv, hanno causato almeno sei morti e una settantina di feriti nelle prime ore di martedì, secondo le autorità municipali. Nella capitale ucraina era appena stato in visita il primo ministro della Polonia Donald Tusk, promettendo prestiti per acquistare e produrre armamenti.
Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha detto che i bombardamenti con droni e missili hanno danneggiato almeno quattro quartieri. A Kharkhiv i morti sono cinque e i feriti una cinquantina, ha reso noto il primo cittadino Ihor Terekhov, ma un numero imprecisato di persone è ancora sotto le macerie di un edificio con più piani centrato da un missile.
Come già alla fine dello scorso anno, quando tra il 29 dicembre e il 2 gennaio erano stati lanciati oltre 500 tra droni e missili, l'offensiva di martedì ha visto l'impiego di una quarantina di missili di vario tipo, di cui solo la metà abbattuta dalla contraerea, ha dichiarato a media locali il capo di stato maggiore delle Forze armate ucraine, Valery Zaluzhny.
Le reazioni di Russia, Polonia e della Nato agli attacchi in Ucraina
Da Mosca è arrivato il commento di Dmitry Peskov. I bombardamenti su Kiev e Kharkiv "non sono stati rappresaglie" per l'attacco che domenica ha ucciso 27 persone in un mercato di Donetsk, nell'est dell'Ucraina occupato dai russi dal 2014. Peskov aveva definito l'attacco un "mostruoso atto terroristico", per cui tuttavia le autorità ucraine hanno negato qualsiasi responsabilità.
Tusk, alla prima visita all'estero da nuovo capo dell'esecutivo, ha dichiarato che la guerra in Ucraina èuna lotta più ampia tra Europa e Russia e perciòè un priorità per la Polonia.
"Monitoriamo da vicino ciò che fa la Russia" ha detto martedì il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. "Non vediamo alcuna minaccia diretta o imminente contro alcun alleato della Nato" ha aggiunto "mal'idea è quella di prevenire un attacco".
Questa settimana la Nato comincia Steadfast Defender 2024, una delle maggiori esercitazioni da decenni, con oltre 90mila militari impegnati tra Stati Uniti ed Europa.