Germania: approvata legge contro i migranti, la società si divide

L'aula plenaria del Bundestag, il Parlamento tedesco, a Berlino (18 gennaio 2024)
L'aula plenaria del Bundestag, il Parlamento tedesco, a Berlino (18 gennaio 2024) Diritti d'autore Kay Nietfeld/dpa (www.dpa.de)
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Di Gabriele Barbati
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Il parlamento tedesco ha approvato il pacchetto del governo Scholz per inasprire l'accoglienza dei richiedenti asilo. Custodia più lunga e maggiori poteri per deportare chi migra in Germania

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In Germania il Bundestag ha dato via libera giovedì una legge che facilita la deportazione dei migranti, la cui richiesta di asilo è stata respinta. La legge era stata approvata dal governo tedesco lo scorso ottobre

Il provvedimento aumenta la durata massima della custodia cautelare di un residente irregolare da 10 a 28 giorni. Autorizza inoltre le perquisizioni domiciliari alla ricerca di documenti che rivelino con certezza l'identità di un migrante.  

Come già fatto dall'Italia in ambito Ue e dal Regno Unito (rispettivamente con Albania e Ruanda), la Germania sta cercando di stringere accordi con Paesi terzi per gestire la prima accoglienza e le pratiche amministrative dei richiedenti asilo.

Allo stesso tempo, Berlino allarga le opportunità riconosciute ai migranti regolari, con l'obiettivo di favorire l'integrazione e iniettare lavoratori qualificati in un'economia in grande difficoltà. 

Venerdì il parlamento tedesco ha all'ordine del giorno la votazione di una misura che rende meno stringenti i criteri per ottenere la cittadinanza in Germania.

Sotto la guida del cancelliere Olaf Scholz, il Paese sta mettendo in discussione la Willkommenskultur, la cultura dell'accoglienza che l'aveva portato, per esempio ai tempi di Angela Merkel tra il 2015 e il 2016, ad aprire le porte a oltre un milione di richiedenti asilo e di rifugiati, soprattutto siriani.

Il rigore sui migranti sta spaccando politica e società in Germania

"Chi non ha il diritto di rimanere in Germania deve lasciarla" ha sottolineato giovedì il ministro dell'Interno, Nancy Faeser. "È un prerequisito perché l'immigrazione venga accettata nella società e l'integrazione funzioni" ha detto.

Prima del dibattito al Bundestag, Faeser aveva sottolineato che il numero di rimpatri, prima dunque di queste misure restrittive, era già aumentato del 27% arrivando a 16.430 nel 2023.

Il mondo politico tedesco è sotto pressione, anche in vista delle prossime elezioni europee di giugno, davanti ai sondaggi che danno in rapida ascesa Alternative für Deutschland (AfD), il partito di estrema destra che fa di sicurezza e retorica anti-immigrazione la sua bandiera.

AfD è stato al centro delle cronache in Germania questo mese poiché suoi membri hanno partecipato a un incontro con gruppi e simpatizzanti neo-nazisti per discutere la deportazione di massa di migranti, nonché di cittadini tedeschi di origine straniera, ritenuti incapaci di integrarsi. 

La notizia ha spinto di migliaia di persone a scendere in piazza nell'ultima settimana per manifestare contro l'estremismo di destra.I gruppi per la difesa dei diritti hanno attaccato la stretta sui migranti come eccessiva e disumana. 

L'Associazione degli avvocati tedeschi l'ha definita "sproporzionata", mentre Sos Humanity, una delle ong impegnate con la propria nave nei salvataggi nel Mediterraneo, si è detta "inorridita che le persone in fuga o chi li soccorre per ragioni umanitarie siano minacciati da pene detentive".

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