Meloni chiude Atreju: "Difendiamo le famiglie"

Giorgia Meloni e Santiago Abascal
Giorgia Meloni e Santiago Abascal Diritti d'autore Roberto Monaldo/LaPresse
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Di Fortunato Pinto
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La premier chiude la kermesse Atreju. Rivendica il lavoro svolto dal suo governo nel primo anno dalle elezioni. Sul palco a Roma salgono anche i vicepremier, Salvini e Tajani, e il leader di Vox Abascal

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La kermesse di Fratelli d'Italia a Roma si è conclusa con un lungo intervento di Giorgia Meloni. In settanta minuti, la premier ha rivendicato il lavoro svolto dal suo governo nel primo anno di lavoro a Palazzo Chigi, ma anche attaccato l'opposizione e gli influncer, prima fra tutti Chiara Ferragni, accusata di fare falsa beneficenza. Tanti i temi trattati, dai migranti alle guerre in Ucraina e in Medio Oriente, dall'Europa e il Pnrr alla sicurezza per i cittadini, dalla lotta alla violenza sulle donne alle misure per combattere la crisi economica. Prima di Meloni sono intervenuti i due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, e il leader del partito spagnolo di estrema destra Vox Santiago Abascal.

Meloni rivendica il lavoro del governo e cita Tolkien

"Il centrodestra è al governo da 14 mesi, a me sembrano 14 anni". Lo ha detto la premier e leader di Fratelli d'Italia aprendo il suo intervento dal palco di Atreju e si è rivolta con un romanesco "raga dai, su..." a chi "prima diceva vent'anni". Meloni poi cita JRR Tolkien e il suo 'Signore degli Anelli', diventato riferimento culturale della destra italiana. "Tolkien aveva ragione: l'anello (il potere, ndr) è insidioso, lusinga, ti circuisce, cerca di farti perdere il senso di realtà. Ma c'è una cosa solo più forte e si chiama compagnia, persone per bene che ti accompagnano in silenziofacendo ciascuno la propria parte e pronte a prenderti in braccio perché tu possa continuare il tuo lavoro". "Quell'anello non ci avrà mai, siamo le stesse persone che eravamo ieri e le stesse di domani e porteremo il nostro compito a termine, ciascuno nel suo ruolo come un sol uomo", ha detto Meloni.

La presidente del Consiglio ha rivendicato il lavoro svolto nel suo prima anno alla guida del governo. "Nonostante un contesto non facile i dati macroeconomici sono positivi, la grande novità rispetto alpassato è che non è stato buttato dalla finestra un solo centesimo dei soldi degli italiani. Avrebbe significato calpestare il loro lavoro, sprecare i soldi che pagano allo Stato con troppe tasse", ha spiegato Meloni.

"Concentrate le risorse per difendere le famiglie"

"Veniamo accusati di fare una politica di austerità, da alcuni politici dell'opposizione. Fa un po' ridere detta a un governo che ha concentrato le risorse per difendere il potere d'acquisto delle famiglie", ha detto la premier e ha aggiunto: "Ci accusano di aver smesso di sperperare i soldi dei contribuenti in bonus monopattini, banchi a rotelle, inutili superbonus: non si chiama austerità ma serietà, rispetto degli italiani che lavorano".

All'Italia la quarta rata del Pnrr

Meloni poi ricorda che l'Italia è il primo Paese in Ue ad aver ricevuto la quarta rata del Pnrr, nonostante gli attacchi delle opposizioni. "Abbiamo rivisto il Pnrr, diciamo che se avessimo preso un euro tutte le volte che la sinistra ha tifato contro, non avremmo preso i soldi del Pnrr. Ogni volta preconizzano un disastro e ogni volta portiamo a casa il risultato, non avremmo avuto più bisogno del Pnrr".

Immigrazione il fenomeno più complesso

Non è mancato il commento sulla crisi migranti. "L'immigrazione è il fenomeno più complesso che mi sia trovata a gestire in un'epoca già piena di fenomeni complessi, ma non mi interessano scorciatoie che puntano solo a risolvere per un po' il problema", ha detto Meloni. "Sono pronta a pagare un prezzo in termini di consensi per dare una rispostavera, strutturale e definitiva", ha aggiunti la premier citando poi "il personale estenuante lavoro di tessitura di rapporti fatto insieme all'Unione europea e fuori su un fenomeno di portata globale".

Italia al fianco del popolo ucraino, a Gaza si rispettino i civili

Meloni ha poi parlato della politica estera e della posizione dell'Italia nei confronti delle guerre in Ucraina e in Medio Oriente. "Il rispetto in politica estera si ottiene mantenendo la parola data. Per questo Fratelli d'Italia con i propri alleati è dal primo istante al fianco del popolo ucraino chelotta per difendersi dall'invasione di una Russia nostalgicadell'imperialismo sovietico. Lo so che molti italiani pensano che quella guerra sia distante da noi e non capiscono l'impegno italiano. Però alla fine è molto più semplice di quanto sembri:l'Italia ha tutto da perdere in un mondo in cui la forza deldiritto viene sostituita dal diritto del più forte", ha spiegato la premier e ha aggiunto: "In Ucraina è in gioco il nostro interesse nazionale, come quello di tutti i liberi popoli europei. Stiamo creando le condizioni per una pace giusta e duratura". Sulla guerra tra Israele e Hamas, ha ribadito la richiesta al governo di Benjamin Netanyahu di rispettare la popolazione civile. "Ci siamo schierati con Israele dopo gli attacchi di Hamas, e chiediamo a Israele di difendersi in linea con il diritto internazionale preservando la popolazione civile", ha detto Meloni.

Nel suo intervento ad Atreju, Meloni ha voluto ricordare anche le donne uccisa da mariti e compagni. "In nome di Giulia, Paola, Sofia, di tutte le donne uccise da chi diceva di amarle, ci battiamo per contrastare l'inaccettabile quotidiana mattanza che è il femmincidio".  

Salvini contro il Mes

Sul palco di Atreju sono saliti prima di Meloni i vicepremier Salvini e Tajani, che tra gli altri temi hanno commentato i dossier caldi dell'Europa. "Continuo a ritenere che deciderà il parlamento. Non ho cambiato idea", ha detto Salvini sulla ratifica del Mes. "Vediamo quando si vota, ho espresso la mia idea: che un pensionato, un precario eventualmente debba pagare per salvare un banca tedesca non mi sembra il centro della nostra attenzione e politica", ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture.  

Tajani: "Affrontare la questione macroeconomica"

Tajani ha commentato invece le ultime scelte della Banca centrale europea e i lavori in corso per l'approvazione del Patto di stabilità. "Se la Bce abbasserà finalmente i tassi, come chiediamo da mesi, anche questo potrebbe influire sul raggiungimento dell'accordo per il Patto di stabilità. Siccome non c'è fretta, noi riteniamo che si debba anche affrontare tutta la questione macroeconomica della politica finanziaria europea, guardando anche a tutti gli altri aspetti,penso all'armonizzazione fiscale, all'Unione bancaria e al mercato dei capitali", ha detto Tajani, che dal palco ha ricordato anche Silvio Berlusconi ricevendo un lungo applauso dalla platea.

Abascal: "Viva Giorgia Meloni"

"Oggi tutte le vie europee portano a Roma, tutte le speranze di un cambiamento di rotta in Europa puntano su Roma, per tornare alle idee forti della necessità di radici profonde, di famiglie protette" e "delle patrie difese e rispettate, retaggio sacro ricevuto dai nostri genitori e che dobbiamo ai nostri figli", è un passaggio dell'intervento del partito di estrema destra Vox Santiago Abascal, intervenuto ad Atreju. "Radici, famiglia e patria, questo è quello di cui abbiamo bisogno insieme alla libertà, valori che sono minacciati da coloro che odiano la nostra civiltà", ha poi aggiunto." "Giorgia e Fratelli d'Italia hanno dimostrato che il futuro non è scritto, che le sconfitte non sono inevitabili e che quando arrivano non sono permanenti", ha aggiunto il leader di estrema destra, concludendo il suo intervento.

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