Serbia alle urne domenica: l'opposizione sfida il presidente Vučić, il suo partito è il favorito

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Di Michela Morsa
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Le elezioni parlamentari anticipate sono state indette da Vučić e sono le quinte in 10 anni. Per la prima volta l'opposizione si presenta unita in una maxi coalizione filo europea

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Questa domenica la Serbia andrà alle urne per rinnovare il Parlamento per la quinta volta in un decennio. Un'elezione anticipata che potrebbe rivelarsi chiave, dal momento che l'opposizione si è unita per sfidare il dominio politico del presidente populista Aleksandar Vučić e del suo partito nazionalista Sns, ritenuti responsabili del clima di forte instabilità politica e sociale del Paese. 

Sotto il nome di "Serbia contro la violenza", per la prima volta otto formazioni eterogenee dell'opposizione hanno unito le loro forze in una coalizione filo europea, accusando il presidente serbo e il partito di governo di essere corrotti e di aver eroso la libertà di stampa, ma soprattutto di aver alimentato le tensioni in Kosovo e le violenze nel Paese.

È stato proprio il presidente a inizio novembre a sciogliere il Parlamento dopo meno di due anni e a indire delle elezioni anticipate lampo. Le principali ragioni sarebbero state le violenze in Kosovo e nel Paese - la scorsa primavera la sparatoria mortale in una scuola di Belgrado ha sconvolto l'opinione pubblica -, ma secondo l'opposizione e molti osservatori indipendenti Vučić vuole sfruttare il momento di popolarità o comunque distogliere l'attenzione dalla crisi kosovara

Il presidente, primo ministro dal 2014 al 2017 e da allora capo di Stato, eletto l'ultima volta nel 2022 con il 60% dei voti, è ancora popolare e il suo partito rimane il primo nel Paese. Gli ultimi sondaggi parlano di un quasi "pareggio tecnico" tra il blocco ufficiale, formato dal Sns e dal partito socialista Sps, e il blocco dell'opposizione, formato dal Spn e da altri tre partiti minori. 

I sondaggi danno l'Sns al 40% dei voti, mentre l'Spn otterrebbe circa il 26%, davanti all'Sps con quasi il 9% e agli altri partiti di opposizione con circa il 3-6,5%. La coalizione aspira a vincere almeno a Belgrado, dove si vota anche per le amministrative. Se riuscisse a conquistare la carica di sindaco della capitale sarebbe una vittoria altamente simbolica contro il sistema di Vučić. 

Le elezioni anticipate sono una tattica politica abituale del presidente. Da quando il suo partito è salito al potere nel 2012, in Serbia si sono tenute quattro elezioni straordinarie e una regolare.

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