Senza pubblicità il social ex Twitter potrebbe perdere 75 milioni di dollari entro la fine dell'anno
Riavvolgiamo il nastro, mercoledì 29 novembre, durante un convegno organizzato dal New York Times, il proprietario di X Elon Musk, parlando della recente polemica causata da un suo commento a un post antisemitache aveva provocato reazioni da parte di diverse importanti aziende, è andato dritto al punto senza mezzi termini.
Ovvero mandando a quel paese le società invitandole in modo polemico a smettere di fare pubblicità su X, l'ex Twitter.
Tra queste IBM, Disney e Paramount Global avevano deciso per protesta di interrompere gli investimenti in pubblicità su X proprio dopo il commento di Musk a un messaggio antisemita postato sulla piattaforma.
"Inaccettabile", era stato il commento della Casa Bianca, condanndando quella che è stata definita come una "ripugnante promozione dell'antisemitismo e dell'odio razziale, contraria ai nostri valori".
Dopo l'affermazione poco educata di Musk dal palco per l'intervista con il giornalista Andrew Ross Sorkin, tra le risate del pubblico presente, ha salutato sarcasticamente Bob Iger, amministratore delegato della Disney, presente all’evento.
L'imprenditore sudafricano ha inoltre detto che un boicottaggio generale da parte degli investitori pubblicitari potrebbe "uccidere l’azienda" e che "il mondo intero saprebbe che quegli inserzionisti hanno ucciso l’azienda, e noi lo documenteremmo in modo molto dettagliato".
Per Ross Sorkin è possibile che gli inserzionisti potrebbero sostenere che sia stato lo stesso Musk con i suoi commenti inappropriati a "uccidere l’azienda", "vedremo come reagirà il mondo", ha concluso l'amministratore delegato di SpaceX. Proprio secondo il New York Times la vicenda potrebbe costare a X 75 milioni di dollari di ricavi pubblicitari.
La controversa visita di Musk in Israele
Dopo le accuse di antisemitismo mosse dagli attivisti per i diritti civili israeliani per aver consentito l’amplificazione dell’odio antisemita su X durante il conflitto in corso a Gaza, il 27 novembre Elon Musk è volato in Israele e ha incontrato i vertici dello Stato ebraico, dal premier Benyamin Netanyahu al presidente Isaac Herzog.
"I fatti contano più delle parole", aveva postato sul suo social il miliardario poco dopo il suo arrivo, quasi a voler zittire i critici e ribadire che le accuse mosse nei suoi confronti sono false.