Attacco all'ospedale a Gaza, Guterres: "Azioni di Hamas non giustificano punizione collettiva"

Palestinesi radunano i corpi delle vittime dell'attacco all'ospedale Al-Ahli
Palestinesi radunano i corpi delle vittime dell'attacco all'ospedale Al-Ahli Diritti d'autore DAWOOD NEMER/AFP or licensors
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Di Ilaria Cicinelli
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Israele nega la responsabilità dell'attacco all'ospedale e pubblica una presunta prova. Non si fermano le bombe su Gaza nonostante la tragedia umanitaria. Il varco di Rafah è ancora chiuso, gli aiuti non passano. A Gaza impossibile trovare acqua, gli ospedali stanno per finire il carburante

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Non si fermano i bombardamenti su Gaza nonostante la portata della tragedia all'ospedale Al-Ahli, che costituisce un chiaro crimine di guerra, e i vari appelli per il cessate il fuoco immediato. Centinaia sono morti nell'attacco all'ospedale tra pazienti, personale sanitario e persone che avevano trovato rifugio nella struttura. Intanto Israele non accenna ad aprire il varco di Rafah per far passare i convogli umanitari con i beni di prima necessità, nonostante i generatori, usati fino a ora per gli ospedali, potrebbero esaurire il carburante da un momento all'altro e a Gaza trovare acqua potabile è ormai quasi impossibile.

Il numero delle persone uccise a Gaza è salito a 3.300, con oltre 13.000 feriti dal 7 ottobre, ha affermato il ministro della Sanità palestinese. Nella Cisgiordania occupata, almeno 61 palestinesi sono stati uccisi e più di 1.250 feriti. Il bilancio delle vittime in Israele è di 1.400, con altri 3.500 feriti.

Ora le forze di difesa israeliane (Idf) hanno reso pubblica la registrazione di una telefonata intercettata tra due presunti agenti di Hamas che discutono del possibile ruolo del gruppo Jihad islamica nell'esplosione dell'ospedale Al-Ahli di Gaza del 17 ottobre.

Nella registrazione rilasciata, si sentirebbero gli uomini parlare dell'incidente, mentre uno sembra dire all'altro che Jihad islamica ha lanciato male un razzo da un cimitero dietro l'ospedale e che è atterrato sul sito, causando l'esplosione.

La registrazione sarebbe in linea con quanto riportato dal governo israeliano che continua a negare ogni coinvolgimento. Le informazioni riportate dall'esercito sono ancora da verificare in maniera indipendente. Hamas e le autorità palestinesi hanno invece negato fermamente la versione israeliana, accusando Israele di essere dietro l'attacco.Anche il gruppo della Jihad islamica ha negato le accuse di Israele.

A sollevare dubbi sulla versione israeliana è in particolare un tweet, pubblicato dal portavoce del primo ministro israeliano e subito rimosso, in cui si affermava che Israele aveva colpito l'ospedale per la presenza di alcuni militanti di Hamas. A denunciarlo è stato l'ambasciatore palestinese alle Nazioni Unite, Riyad Mansour. Ulteriori dubbi sono dati dalle dichiarazioni delle autorità militari israeliane della scorsa settimana che avevano espresso la possibilità di bersagliare gli ospedali.

Secondo Afp, al momento in cui è arrivata la notizia, l'accesso al sito è stato limitato per i giornalisti e gli investigatori indipendenti. Anche una scuola gestita dall'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati e usata come rifugio è stata bombardata poche ore prima dell'attacco all'ospedale. Almeno sei persone sarebbero morte. Sono quattro le scuole gestite dall'ente distrutte dall'inizio della guerra. 

Le condanne internazionali, Guterres chiede il cessate il fuoco immediato

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, in visita in Cina per il forum sulla Nuova via della Seta, ha dichiarato che gli attacchi del gruppo militante Hamas contro Israele non giustificano la "punizione collettiva" dei palestinesi e ha chiesto un immediato cessate il fuoco."Sono pienamente consapevole delle profonde rimostranze del popolo palestinese dopo 56 anni di occupazione", ha affermato Guterres, Ma, per quanto gravi, queste rimostranze non possono giustificare gli atti di terrore contro i civili commessi da Hamas il 7 ottobre, che ho immediatamente condannato. Ma quegli attacchi non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese".

Guterres ha poi chiesto ad Hamas il "rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi", riferendosi alle almeno 199 persone rapite dai militanti durante la loro offensiva.

Guterres ha anche invitato Israele a "consentire immediatamente l'accesso illimitato agli aiuti umanitari per rispondere ai bisogni più elementari della popolazione di Gaza, la cui stragrande maggioranza è costituita da donne e bambini".

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha invece dichiarato ai deputati che non ci sono scuse per aver colpito un ospedale. 

L'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, ha ribadito che il diritto di un Paese a difendersi dopo un attacco ha dei limiti segnati dal diritto umanitario internazionale e ha condannato con forza l'attacco all'ospedale di Gaza. Ha anche aggiunto: "Condannare una tragedia non deve impedirci di condannarne un'altra".

Borrell ha anche inviato un messaggio al governo israeliano per aver limitato l'accesso all'acqua e alle forniture elettriche a Gaza: "Tagliare l'acqua e le forniture di base a una popolazione non è compatibile con il diritto di guerra".

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