Slovacchia al voto, favorito il socialdemocratico filorusso Robert Fico

Robert Fico, già primo ministro della Slovacchia e candidato alle elezioni del 30 settembre
Robert Fico, già primo ministro della Slovacchia e candidato alle elezioni del 30 settembre Diritti d'autore VLADIMIR SIMICEK/AFP or licensors
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Di Euronews e Ansa
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Già primo ministro fino al 2018, Robert Fico, che non ha mai nascosto le proprie simpatie per Vladimir Putin, potrebbe essere rieletto

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Sono tre le nazioni europee nelle quali a breve si terranno nuove elezioni. La prima è la Slovacchia, la cui popolazione si recherà alle urne domani, sabato 30 settembre. A seguire, nel corso dell'autunno sarà la volta di Polonia e Paesi Bassi. Tornate diverse e un filo rosso a unirle: il voto darà una prima indicazione sul vento che soffia nel Vecchio Continente, a pochi mesi dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo.

Robert Fico nel 2018 si dimise dopo l'assassinio del giornalista Jan Kuciak

Il test slovacco è particolarmente interessante anche in funzione del fatto che la nazione è considerata la più "russofila" tra gli Stati membri dell'Unione europea. Il favorito è l'ex primo ministro Robert Fico,socialdemocratico ma considerato un populista, che fu costretto a dimettersi nel 2018 dopo le proteste che seguirono l'omicidio del giornalista investigativo Jan Kuciak, noto per le sue inchieste sullo stesso capo del governo sul suo entourage.

Una vicenda pesantissima, che però appare più un ricordo nella mente della popolazione della Slovacchia, concentrata ora sulla crisi economica e delusa dalla gestione caotica dei governi succedutisi dal 2020. Così Fico, potrebbe tornare a guidare l'esecutivo di Bratislava

I sondaggi: in testa i socialdemocratici, seguiti dai liberali

I sondaggi danno infatti in testa il suo partito, la Smer-Sd, seguito dai liberali europeisti di Slovacchia Progressista (guidati dall'europarlamentare Michal Simecka) e da un'altra formazione di socialdemocratici populisti, la Hlas-Sd (con a capo l'ex primo ministroPeter Pellegrini) fondata nel 2020 e nata da una scissione interna alla Smer-Sd.

Chiunque sarà il vincitore, si teme che i risultati possano essere orientati dalla propaganda russa, per la quale, secondo la vice-presidente della Commissione di Bruxelles Věra Jourová, la Slovacchia potrebbe rappresentare un "terreno fertile". In questo senso, secondo la stessa membra dell'organismo esecutivo comunitario, si tratterà di una prova per i sistemi democratici, al fine di testarne la resistenza ai tentativi esterni di manipolazione

L'ipotesi di un ritorno di Fico al potere, in ogni caso, non è ben vista in numerose nazioni europee. L'ex leader slovacco non ha mai nascosto le sue simpatie per Vladimir Putin, arrivando a sostenere apertamente l'invasione dell'Ucraina. Lo stesso candidato ha promesso che in caso di vittoria bloccherà gli aiuti militari a Kiev e impedirà l'adesione alla Nato della sua nazione. Si vedrà, in caso di elezione, se si sarà trattato di propaganda o se alle parole seguiranno i fatti.

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