Londra, le proteste dei cittadini contro l'espansione del pedaggio anti-emissioni

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Di Michela Morsa
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Molti residenti si oppongono alla decisione dell'amministrazione cittadina di ampliare a tutta l'area metropolitana l'Ulez, la zona a bassissime emissioni. I veicoli a gas costruiti prima del 2006 e per le auto diesel devono pagare 12 sterline e mezza al giorno per circolare

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Martedì 29 agosto è entrata in vigore l'estensione a tutta la "Greater London", l'area metropolitana della capitale britannica, del progetto Ulez, ossia "zona a bassissime emissioni" a pedaggio. 

La reazione dei residenti non si è fatta attendere. Nella stessa giornata decine di manifestanti contrari all'ampliamento del discusso piano si sono riuniti nella capitale per mostrare il loro dissenso. 

La misura è considerata troppo onerosa per i cittadini e poi non così efficace nella riduzione delle emissioni. Molti detrattori sostengono che nella periferia l'aria sia "già abbastanza pulita".

Ulez prevede una tariffa giornaliera di 12 sterline e mezza per la maggior parte dei veicoli a gas costruiti prima del 2006 e per le auto diesel precedenti al 2015 che vogliano entrare nell'area "protettta". 

Il piano è stato inaugurato nel 2019, quando copriva soltanto il centro di Londra. Nel 2021 si era già allargato ai sobborghi della metropoli, adesso è arrivato a coinvolgere oltre 9 milioni di persone, diventando il più grande sistema di tassazione dell'inquinamento al mondo. 

Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, sostiene strenuamente il progetto, respingendo le critiche di chi sostiene che si vogliano solo aumentare le entrate della città. 

"Guardate le persone affette da malattie a Londra legate all'inquinamento atmosferico. Più di due terzi vivono - indovinate dove? - nella periferia di Londra. Non hanno visto i benefici dell'Ulez. Da oggi li vedranno", ha detto Khan. 

La mossa di Khan è molto impopolare e potrebbe avere un impatto sulle imminenti elezioni comunali, in programma nel maggio 2024. La Ulez è già stata accusata di aver causato la vittoria del principale partito di opposizione laburista a Khan in un'elezione suppletiva il mese scorso e secondo gli analisti britannici il suo ampliamento in un contesto di inflazione alle stelle nel Regno Unito potrebbe anche costare la poltrona al sindaco.

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