È partita da Odessa la seconda nave ucraina carica di grano. Per evitare gli attacchi russi naviga verso la Bulgaria
"Primus", la seconda nave ucraina carica di grano è partita da Odessa e ha fatto rotta verso la Bulgaria.
Dopo che la Russia ha abbandonato l'accordo sul grano, il Mar Nero è un campo di battaglia e le navi devono prendere rotte alternative. Significa navigare lungo le coste di Bulgaria e Romania, Paesi Nato.
Incontro Ucraina-Turchia sul grano
Sabaro i ministri degli Esteri di Ucraina e Turchia hanno discusso il possibile ripristino dell'accordo sul grano, che però senza la Russia non è sostenibile.
"Continuiamo a impegnarci per riattivare il processo il prima possibile, prima che le conquiste dell'Iniziativa del Mar Nero vadano perse - ha dichiarato Hakan Fidan, ministro degli Esteri turco - L'avevamo previsto e avevamo discusso con i nostri amici sulla possibilità di pensare a soluzioni alternative che non prevedano la Russia".
Come esportare il grano ucraino
Kiev ha cercato attivamente soluzioni per proteggere le proprie navi da possibili attacchi russi.
Le alternative includono l'aumento delle rotte terrestri, nonché un possibile sistema di convogli con la scorta della Nato, ma quest'ultima proposta non è stata accettata dagli Stati Uniti.
Il divieto di importazione di grano ucraino
Sempre sabato i funzionari ucraini hanno aspramente criticato i cinque Paesi dell'Ue che vogliono estendere i limiti/il divieto di importazione dei prodotti agricoli ucraini almeno fino alla fine del 2023.
Si tratta di Bulgaria, Ungheria, Polonia, Slovacchia e Romania.
Insistono sul fatto che i prodotti alimentari ucraini a basso costo destabilizzano i loro settori agricoli. Da inizio anno i cinque Paesi hanno rilevato che i prodotti cerealicoli, anziché transitare verso altre destinazioni, si riversavano nei mercati interni, alterando prezzo e vendite dei prodotti locali. L'attuale divieto di importazione è attivo fino al 15 settembre.
Kiev ha definito questo comportamento "categoricamente inaccettabile".
L'11 agosto la Romania ha dichiarato di poter effettivamente raddoppiare il transito di grano ucraino, per aiutare Kyev a superare il blocco. Ma per quanto riguarda i suoi approvvigionamenti, Bucarest si attiene al divieto.