Minacce di intervento militare e sanzioni economiche non piegano la giunta militare del Niger

"Viva la Russia, viva il Niger e i nigerini".
"Viva la Russia, viva il Niger e i nigerini". Diritti d'autore Sam Mednick/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
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Di Cristiano TassinariEuronews World
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Possibile intervento militare da parte dei Paesi dell'Africa occidentale e sanzioni economiche: ma la giunta militare al potere in Niger non cede

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Confini chiusi, camion bloccati.

I paesi dell'Ecowas, la comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale, hanno sigillato le frontiere del Niger: è una delle sanzioni contro la giunta militare al potere dopo il colpo di stato dello scorso 26 luglio.

Le code di mezzi pesanti, al confine tra Benin e Niger e tra Niger e Nigeria, stanno creando enormi problemi.

Mohammed Babangida/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
Code al confine tra Niger e Nigeria.Mohammed Babangida/Copyright 2023 The AP. All rights reserved

Le aziende sono bloccate, i loro camion fermi: non possono spostare le merci verso il Niger, così come le vie di transito dal Niger verso gli altri Paesi sono inaccessibili.

La maggior parte del commercio della zona riguarda diversi tipi di prodotti alimentari. Finora non ci sono segnalazioni di una possibile crisi alimentare, ma la regione del Sahel rischia di essere molto vulnerabile.

"Abbiamo lasciato le nostre famiglie per andare a prendere qualcosa da mangiare per sfamarle", racconta Issiaka Bassè, camionista. 
"Non sappiamo cosa sta succedendo. Siamo bloccati qui, ormai da 16 giorni. Chiediamo alla comunità africana di risolveremo i loro problemi, per farci passare: scaricheremo il nostro carico, faremo marcia indietro e torneremo tranquillamente alle nostre famiglie, come è giusto che sia".

Screenshot AP Video
"Vogliamo solo poter sfamare le nostre famiglie".Screenshot AP Video

**Appoggio popolare alla giunta **

Dopo l'annuncio - giovedì scorso - dell'Ecowas di un possibile intervento militare in Niger (gli eserciti di molti Paesi africani sono in stato di allerta) per restaurare il deposto presidente Mohammed Bazoum, venerdì migliaia di nigerini, sostenitori del colpo di stato guidato dal generale **Abdourahamane Tchiani,**si sono radunati vicino ad una base militare francese, non lontano dalla capitale Niamey, gridando "abbasso la Francia, abbasso l'Ecowas" e sventolando bandiere russe.

Screenshot AP Video
La bandiera russa in Niger. (11.8.2023)Screenshot AP Video

La Francia ha ancora circa 1.500 soldati di stanza in Niger.

I militari al potere hanno minacciato di uccidere il presidente Bazoum in caso di intervento militare di Paesi stranieri. 

Euronews racconta

Servizio del 28.7.2023

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