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Nuovo "uomo forte" in Niger: il generale Abdourahamane Tchiani

Il generale Tchiani.
Il generale Tchiani. Diritti d'autore  Screenshot
Diritti d'autore Screenshot
Di Associated Press
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Mentre resta nebulosa la situazione nel Paese centrafricano, la Russia - anche attraverso il gruppo Wagner, presente in Nigeria - rischia di diventare un punto di riferimento per i militari golpisti. Nominato il nuovo uomo forte: il generale Abdourahamane Tchiani

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Dopo oltre 48 ore dal colpo di stato militare in Niger e dalla destituzione del presidente Mohamed Bazoum, la televisione nazionale ha annunciato il nome del nuovo "uomo forte": il generale Abdourahamane Tchiani.

Capo della guardia presidenziale, il generale Tchiani - in quanto nominato "presidente del Consiglio nazionale per la salvaguardia della Patria" - ha giustificato il golpe con il "degrado della situazione della sicurezza", del Paese, minato dalla violenza dei gruppi jihadisti. 

In un comunicato, il generale Tchiani ha messo in guardia il Paese da possibili "interventi militari stranieri".

Cosa cambia nella geopolitica del paese centrafricano, ora che il leader è stato designato?

Gli analisti hanno avvertito che il caos politico potrebbe ostacolare la lotta del Niger contro gli jihadisti e aumentare l'influenza della Russia nell'Africa occidentale.

Dalla Papua Nuova Guinea, dove si trova in visita ufficiale, è intervenuto il presidente francese Emmanuel Macron. 

"Questo colpo di stato è illegittimo e molto pericoloso per i nigerini, per il Niger e per l'intera regione. Per questo, chiediamo la liberazione del presidente Bazoum e il ripristino dell'ordine costituzionale".
Emmanuel Macron
45 anni, presidente della Francia

Il Niger è visto come l'ultimo partner dell'Occidente per combattere gli jihadisti legati ad al-Qaeda e allo Stato islamico nella regione africana del Sahel, dove la Russia e l'Occidente si contendono una maggiore influenza politica.

Non tutti, però, sono dalla parte di Bazoum, dopo che - in seguito al golpe dei militari - una fetta della popolazione era scesa in strada urlando "No al colpo di stato!

Giovedì, invece, diverse centinaia di persone si sono radunate nella capitale del Niger, Niamey, e hanno inneggiato alla Russia, sventolando bandiere russe, sbucate da chissà dove... 

Sam Mednick/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
La bandiera russa in Niger. (Niamey, 27.7.2023) Sam Mednick/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.

Successivamente, i manifestanti hanno bruciato auto e saccheggiato la sede del partito NPDS, il partito del presidente Bazoum. 

**

Via i soldati francesi!**

“Siamo stanchi di essere presi di mira dagli uomini nella boscaglia... Abbasso i francesi! Ora collaboreremo con la Russia", ha gridato un manifestante.

Tra le prime richieste dei golpisti - dopo aver esautorato Bazoum, sciolto il governo e il Parlamento, chiusi i confini e deciso il coprifuoco notturno - c'è il ritiro immediato dei 1.500 soldati francesi ancora presenti in Niger. 

"In Niger si combatte una lotta contro la colonizzazione".
Messaggio attribuito a Yevgeni Prigozhin, capo del gruppo Wagner
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