Autopsia sul 43enne ucciso nel B&b, morto per strangolamento
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Di ANSA
Pubblicato il •Ultimo aggiornamento
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(ANSA) - CAGLIARI, 02 AGO - È morto per strangolamento
Gabriele Pergola, il 43enne di Quartu Sant'Elena trovato privo
di vita all'alba di lunedì in una stanza del B&b "Corte
Cristina" in via Nazionale a Quartucciu, nell'hinterland di
Cagliari. È quanto emerge dall'autopsia effettuata dal medico
legale Roberto Demontis, al Policlinico di Monserrato.
Gli accertamenti necroscopici, ordinati dalla pm Diana Lecca,
sono durati circa 4 ore e hanno confermato quanto emerso dai
primi accertamenti effettuati all'interno della camera del B&b:
il 43enne è stato strangolato con l'asciugamani.
Sul corpo il medico legale ha anche riscontrato altre ferite
riconducibili a una colluttazione avuta con l'assassino.
In cella quale presunto autore del delitto c'è Gabriele
Cabras, 20 anni residente a Sinnai. Il giovane, difeso
dall'avvocato Giovanni Cabras, domani sarà sentito dal gip Luca
Melis per l'udienza di convalida e per la prima volta, dopo
essersi avvalso della facoltà di non rispondere durante
l'interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Quartu
Sant'Elena, potrebbe fornire la sua versione dei fatti. Cabras
potrebbe spiegare cosa è accaduto nella stanza del B&b dove si
era incontrato con il 43enne.
Oggi il 20enne ha incontrato il suo legale. Da quanto si
apprende era ancora sconvolto. "Il mio assistito è ancora sotto
choc - spiega all'ANSA l'avvocato Giovanni Cabras - è lucido, è
molto dispiaciuto per quanto è accaduto".
Sul fronte del fatto che sia stato definito un 'soggetto
pericoloso' relativamente all'arresto avvenuto a gennaio quando
fu accoltellato uno straniero in un locale, l'avvocato spiega:
"Il mio assistito non ha accoltellato nessuno, né è risultato
essere stato in possesso di alcun coltello - sottolinea il
legale - . La partecipazione del mio assistito è stata
ricondotta dall'organo giudicante al concorso anomalo di cui
all'articolo 116 del Codice penale, ipotesi di responsabilità
oggettiva ancora presente nel nostro ordinamento. Preciso,
ulteriormente, che il mio assistito non ha alcun altro
precedente, quindi non si comprende su quale base sarebbe
considerato un soggetto pericoloso". (ANSA).
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