La madre del 17enne, ucciso durante un controllo a Nanterre, ha denunciato la raccolta fondi che in pochi giorni è arrivata 1,6 milioni di euro
La procura di Parigi ha avviato un'indagine sulla raccolta fondi per la famiglia dell'agente di polizia accusato di aver ucciso il giovane Nahel.
L'indagine, affidata alla vicedirezione per gli affari economici e finanziari della polizia giudiziaria, fa seguito alla denuncia della madre del 17enne, morto lo scorso 27 giugno, durante un controllo di polizia a Nanterre, alle porte della capitale francese.
La donna considera una frode la raccolta fondi organizzata da Jean Messiha, che è riuscita a raccogliere 1,6 milioni di euro, durante i giorni di disordini e violenze di strada in Francia. L'ammontare del sostegno finanziario ha suscitato la rabbia dei politici di sinistra. La famiglia di Nahel sostiene che Messiha abbia mentito e ingannato i donatori.
Intanto la colletta organizzata a favore della madre del giovane ucciso ha raccolto quasi 500.000 euro, meno di un terzo rispetto a quella per il poliziotto,attualmente in carcere in detenzione preventiva.